Si è conclusa, sabato 10 settembre 2016, la 54a edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Durante la celebrazione conclusiva, avvenuta in serata al Teatro La Fenice di Venezia sono stati annunciati i nomi dei primi classificati ai premi Campiello e Campiello giovani, rispettivamente: Simona Vinci e Ludovica Medaglia.
Simona Vinci, con il romanzo “La prima verità” (Einaudi) e 79 voti su 280, si aggiudica il primo posto del concorso, in una dichiarazione afferma: “Sono molto felice, è la terza volta che partecipo al Campiello e l’emozione è ancora più grande. A questo libro ho dedicato molti anni e ci credevo molto”.
Si è classificata seconda Elisabetta Rasy, “Le regole del fuoco” (Rizzoli) con 64 voti; a seguire Andrea Tarabbia, “Il giardino delle mosche” (Ponte alle Grazie), con 62 voti, al quarto posto Luca Doninelli, “Le cose semplici” (Bompiani), con 41 voti, e al quinto Alessandro Bertante con “Gli ultimi ragazzi del secolo” (Giunti), 34 voti.
I voti sono stati assegnati da “La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi”, composta al 53,7% da donne e al 46,3% maschi: 20 casalinghe, 50 imprenditori, 101 lavoratori dipendenti, 71 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 15 studenti. Tra i personaggi famosi: i conduttori televisivi Federico Basso e Luca Bizzari, il giornalista Oscar Giannino, e l’attore Alessandro Haber.
Per quanto riguarda il Campiello Giovani, invece, si è posizionata prima e vincitrice Ludovica Medaglia, 17 anni di Milano, con il racconto “Wanderer (Viandante)”.
In questo caso il premio è stato assegnato su valutazione della Giuria dei Letterati, presieduta da Ernesto Galli Della Loggia, che così si è espressa: “Wanderer (Viandante) di Ludovica Medaglia è un racconto improntato a un registro sentimentale che vede un vecchio pianista, che rinunciò alla carriera per amore e trascorre ora i suoi ultimi anni preparando necrologi di se stesso, tornare alla vita grazie a una riconquistata passione per la musica che in tal modo diviene la vera protagonista. La vicenda scorre letteralmente sulle note della musica schubertiana. La sensibilità musicale dell’autrice, la sua capacità di descrivere i brani musicali facendo ricorso a un ampio ventaglio di sfumature, dona un racconto di squisita fattura – che si distingue nel peraltro ottimo e sorprendente livello delle prove di tutte le finaliste – nel suo graduare ritmi e tonalità non solo musicali, ma anche psicologiche”.
Le altre finaliste di questa edizione del Campiello Giovani erano: Sonia Aggio, 20 anni di Frassinelle Polesine (Rovigo), con il racconto “Moritz Gruber”; Martina Pastori, 19 anni di Rho (Milano), con il racconto “Le famiglie degli altri”; Gaia Tomassini, 21 anni di Trieste, con il racconto “Benedetta si è tinta i capelli”; Carmelita Noemi Zappalà, 21 anni di Catania, con il racconto “Re di cuori”.
Nel corso della conferenza stampa, Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, ha annunciato che la Fondazione Il Campiello donerà una fornitura di libri alle popolazioni delle città del centro Italia colpite dal terremoto.