Autore: Racca Alessandra
Genere: Poesia
Pagine: 129
Prezzo: 10.00 €
Quando si ride si fa ginnastica con i muscoli facciali e a trarre giovamento da questo esercizio non è solo il volto ma anche lo spirito, specialmente se tutto scaturisce dalla lettura di una raccolta di poesie caratterizzate da una saggia miscela di ironia e dolcezza, attimi di vita e pensieri fuggevoli. Così si presenta “Poesie antirughe” di Alessandra Racca e pochi titoli sembrano essere tanto azzeccati.
E’ un libricino agile, che si legge scorrevolmente e con piacere. La giovane poetessa parla di genuina quotidianità, di ricordi legati alla famiglia, di oggetti che raccontano storie oltre il loro uso ma anche di grandi interrogativi che permeano l’animo umano: in ogni immagine si coglie uno spiccato senso di osservazione del sé e del mondo intorno. Non vi è ricercatezza nel lessico ma emerge il gusto per l’assonanza e per i giochi di parole (ad esempio dal descrivere i tacchi si passa al pensare “quando tu mi tocchi”). Forte la simbologia e il valore evocativo delle immagini, dalle caramelle a tutto ciò che si infila in un armadio passando per i calzini che hanno la loro utilità anche se spaiati.
In “Poesie antirughe” si parla di amore, in tutte le sue forme, altalenando da uno sguardo sognante a un frizzante disincanto: “Vorrei essere amata / con molte virgole / e pochi punti, / ma significativi” (pag. 47). Si parla di dubbi: “Ma dove si mette la parola futuro? / La si appiccica alle magliette, come logo? / Si deposita in banca?” (pag. 72); così la trentenne Alessandra Racca riversa nelle sue poesie domande e sensazioni che caratterizzano la sua generazione. Racca parla di vita e di morte, di solitudine e di intraprendenza e anche dove strappa il sorriso per accostamenti originali insinua nel lettore il piacere di trovare una condivisibile profondità di pensieri per cui è facile entrare in sintonia con poetessa e poesie.
“non del tutto di agricoltura biologica
di fatto proveniente da lotta integrata
sicuramente Di Origine Controllata
nei momenti di fortuna Di Origine Protetta”
(da “Autoritratto da frigorifero”, pag. 23).