Titolo: Novemila giorni e una sola notte
Autore: Jessica Brockmole
Traduzione: Irene Annoni
Editore: Nord
Genere: Romantico
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di pagine: 332
Prezzo: E. 16
“Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l’anima. Se tu solo sapessi… “ Margaret però non sa: non conosce nulla del passato di sua madre Elspeth, che a ogni domanda risponde solo dicendo che il vecchio capitolo della sua vita è concluso.
Margaret però saprà: a causa di un bombardamento nella loro via, durante la Seconda Guerra Mondiale, scopre nella camera della madre una lettera scritta da un certo David a una misteriosa Sue. Dopo quel ritrovamento Elspeth scompare, lasciando Margaret piena di domande sul passato di sua madre; inizia allora una ricerca che porta alla luce il passato della madre, di quando lei, poetessa allora famosa, ricevette una lettera da David, studente di un college americano. La corrispondenza tra i due si fece sempre più fitta e tra di loro nacque un amore spontaneo, impossibile da nascondere o da reprimere, che non verrà spento nemmeno dalla prima Guerra Mondiale.
“Una volta, molto tempo fa, mi hai detto che sostenere di poter amare qualcuno per sempre era un cliché. C’è una parola che significa «più che per sempre»? Ecco quanto ti amerò. Ora, per sempre e oltre. Ti amo. David” (pag.273).
Il romanzo appartiene a un genere molto particolare, quasi unico, quello epistolare: attraverso le lettere viviamo insieme ai personaggi la loro storia d’amore, il loro coinvolgimento. Lo stile, pur appartenendo all’inizio del Novecento, si fa via via sempre più colloquiale, coinvolgendo il lettore che arriva a sentirsi parte integrante del loro amore, impossibile da reprimere. Ogni dettaglio è stato curato minuziosamente dall’autrice, Jessica Brockmole, al suo primo libro: i paesaggi di Skye, i riferimenti storici alle due guerre e anche lo stile letterario delle lettere.
Anche i personaggi risultano estremamente curati: da Elspeth che vive questo amore inizialmente con diffidenza e poi con infinito trasporto, a David che da giovane studente diventa un uomo e con il quale, in fondo, cresciamo un po’ anche noi, per finire a Margaret, una ragazza che, per scoprire qualcosa di più su sua madre, esprime una grinta e un desiderio di conoscenza che, forse, appartiene anche un po’ a tutti noi.
“Novemila giorni e una sola notte”, uscito il 19 settembre, è stato annunciato come il romanzo d’amore più di successo negli ultimi anni ed è stato tradotto in 21 Paesi in meno di una settimana. Non stupisce che abbia avuto un enorme riscontro anche qui in Italia e, se lo stile dell’autrice si manterrà preciso e coinvolgente come nel suo libro d’esordio, ci aspettano altri grandi romanzi di successo.