
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 261
Prezzo: € 18,00
Se oggi chiedete a un giovane d’intonare una canzone di Domenico Modugno è probabile che canti a squarciagola “Volare, oh oh, volare oh, oh, oh” e poi si fermi soddisfatto. Ma il Mimmo nazionale – così ben sanno quelli della mia generazione – é stato molto di più, come ci ricordano Giancarlo Governi e Leoncarlo Settimelli in questa interessante e solida biografia uscita quest’anno 2024 per Vallecchi. Nato in Puglia a Polignano a Mare il 9 gennaio 1928, Modugno ha segnato un’epoca arricchendola con la sua instancabile energia, le sue canzoni indimenticabili, la sua attività di attore – quello avrebbe voluto essere prima ancora che cantante – e una carriera folgorante che, partendo dalla modesta famiglia pugliese da cui proveniva, lo ha reso un uomo ricco e conosciuto nel mondo. Ragazzino coraggioso e testardo, giovane intraprendente che per ben due volte aveva tentato la fortuna a Torino e poi a Roma vivendo di espedienti, Modugno riesce finalmente a entrare al Centro Sperimentale a Roma dove, fra gli altri, incontra colei che sarebbe diventata sua moglie: Franca Gandolfi. Amico di Riccardo Pazzaglia e di Franco Migliacci con i quali comporrà canzoni rimaste celebri nella storia della musica, vince al Festival di Sanremo nel 1957 con Nel blu dipinto di blu, un successo che lo porterà in America e venderà venti milioni copie, una cifra pazzesca per quegli anni in cui l’industria discografica era ancora agli esordi. Non sarà questa l’unica vittoria a Sanremo, altre ne seguiranno, come non sarà per questa vittoria che Modugno si fermerà. Apparizioni televisive, film, musical che lo vedranno protagonista, come Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini, e musical per i quali comporrà le musiche; la scoperta di talenti come nel caso di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e ancora decine e decine di canzoni famosissime lo accompagneranno per anni fino a un periodo di declino. A risollevarlo, l’ingaggio della neonata Mediaset nel 1984 per condurre il quiz show La luna nel pozzo, ingaggio che purtroppo gli sarà fatale. Colpito da un ictus devastante, Modugno saprà però, ancora una volta, risollevarsi e dedicherà gli ultimi anni della sua vita alle grandi battaglie civili come presidente del Partito Radicale di Marco Pannella e come senatore della Repubblica. Fino alla morte avvenuta il 6 agosto del 1994 nella sua villa di Lampedusa circondato dall’amore della famiglia.
Governi e Settimelli ci raccontano questo e molto altro – un capitolo finale è dedicato alle innovazioni da lui apportate a musica, parole e gestualità -, inserendo la straordinaria vita di Domenico Modugno nel più ampio contesto di un’Italia in trasformazione e non lesinando sui singolari aneddoti di cui la carriera del primo ‘cantautore’ italiano è stata ricca. Ne emerge un uomo dal fascino indiscutibile, cocciuto e mai capace di accontentarsi. Forse, come sosteneva lui, la Fortuna è stata dalla sua parte, ma di sicuro Modugno l’ha aiutata con una tenacia senza pari.