L’ultimo esorcista – Padre Gabriele Amorth e Paolo Rodari

Titolo: L'ultimo esorcista
Autore: Amorth Padre Gabriele, Rodari Paolo
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Piemme editore
Genere: Spiritualità / Religione
Pagine: 265
Prezzo: 16.50

Non sono io che ho divorato il libro: è lui che ha divorato me. Una sensazione un po’ inquietante forse, considerato che si parla del diavolo e della sua folta schiera di demoni. Padre Gabriele Amorth laureato in Legge e destinato ad una brillante carriera politica, diventa invece prete, ma solo all’età di 60 anni riceve dal Vescovo l’investitura di esorcista. Raccoglie le sue parole il giornalista de Il Foglio Paolo Rodari che ci trasmette un racconto straordinario e ricco di fascino consigliato a lettori non troppo impressionabili. Vi si trovano cose incredibili: dalle ventuno regole scritte in latino per compiere gli esorcismi alle sei tappe necessarie a liberare un’anima. L’importante è stanare il diavolo, che si nasconde, e obbligarlo a farsi dire il suo nome: se è biblico indica un nemico ancora più potente. Padre Amorth descrive scene drammatiche e talvolta tragiche perché non sempre gli esorcismi, che possono durare anni, riescono nel loro intento: c’è chi, come un pensionato svizzero, muore col diavolo in corpo e chi, come Gloria, in coma ha visto l’inferno. Le pagine sono percorse dalla voce degli angeli ribelli: i terribili dialoghi tra gli esorcisti e i demoni tolgono il fiato, specialmente quando innocui italiani, nemmeno troppo istruiti, parlano improvvisamente in aramaico antico con toni da oltretomba. Lucifero non risparmia nessuno: bambini, animali, preti e suore, tra le sue prede preferite. E capita torni per vendicarsi di chi l’ha cacciato. Perfino in celebri casi di cronaca nera pare spuntare la sua coda: dall’orrendo omicidio di Suor Laura Mainetti alla scomparsa di Emanuela Orlandi. E la sua ombra si distende sul rock cosiddetto satanico e sulle ambigue figure di santoni e maghi come Sai Baba e Aleister Crowley. Eppure in Vaticano eminenti prelati paiono non credere più all’esistenza di Satana, forse perché il Maligno si nasconde anche lì. Lo sapevano bene Papa Leone XIII che lo vide, Paolo VI che diede importanti, ma inascoltati avvertimenti e Giovanni Paolo II che faceva, egli stesso, esorcismi.

“Una volta Satana mi ha parlato a lungo di Giovanni Paolo II. Ricordo ancora la voce roca del principe delle tenebre. Mi parlò poco prima di andarsene dalla persona che possedeva. Fu come una confessione che volle farmi prima che col potere di Cristo riuscissi a scacciarlo”.

Come in un thriller ben congegnato Padre Amorth, nella sua lotta contro il male, si avvale della collaborazione di un sensitivo detto “Il Professore” e di un medico psicologo che, nei casi dubbi, recita in silenzio una preghiera per verificare se ha di fronte un pazzo o un indemoniato.  Questo è il secolo di Satana: lo ripete da anni la Madonna nelle sue apparizioni a Medjugorje. I credenti devono farsi forti di armi come confessione, preghiera e digiuno. Il consiglio non è guardarsi alle spalle, ma dentro consapevoli che, chiuso il libro, la storia continua.

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Elena Cartotto

Curiosa e ironica mi piace andare fuori dai sentieri battuti, nei libri come nella vita. Se dovessi scegliere un titolo per raccontare la mia storia sarebbe sicuramente “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani. Il mio eroe letterario è Sherlock Holmes, l’autore con cui andrei a cena Oscar Wilde e i miei miti storici Gesù di Nazareth e Socrate. Sono un’idealista che ancora si scalda su alcuni temi sociali come dignità umana, libertà, lavoro e giustizia. Le mie passioni sono l’astrologia, la psicologia, il paranormale, la spiritualità e la musica che ci salva da noi stessi, ogni giorno. Per dirla con Vecchioni: “Ho combattuto il cuore dei mulini a vento, insieme ad un vecchio pazzo che si crede me….”.

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