
Autore: Marilù Oliva
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Solferino edizioni
Genere: Narrativa
Pagine: 217
Prezzo: 16 €
Capovolgendo i punti di vista, giocando sottilmente con ciò che non è stato detto ma che avremmo potuto intuire leggendo l’opera di Omero, L’Odissea di Marilù Oliva diventa un’avventura raccontata dalle donne. E sebbene Odisseo vesta sempre i panni del protagonista, egli non è più un eroe solitario, ma semplicemente un uomo che molto dovrà a coloro che lo hanno amato e che lo hanno accompagnato nel suo ritorno ad Itaca.
E così, questo signor nessuno odiato dai nemici, in ogni luogo trova un’accogliente donna, ma sono queste donne a scegliere lui e non viceversa, perché in questo sta il segreto del suo viaggio, ossia, rispondere a ciò che il destino gli chiede, donando così agli uomini di ogni epoca una visione essenziale dell’esistenza. Esistenza che, dopotutto, si manifesta sempre nelle stesse forme. Infatti, come ben sappiamo, nel nostro progressivo navigare c’è sempre un momento nostalgico durante cui ogni scelta ci viene suggerita da una voce-guida; proprio per questo motivo avvertiamo di essere predestinati. Per Odisseo, ad esempio, la guida è stata Atena.
E questo lo apprendiamo leggendo le parole di Calliope, Circe, Calipso, Nausicaa, donne che si innamorano ma che nulla possono davanti alla fermezza di Odisseo, che vuol tornare dalla sua Penelope, moglie astuta che lo attende, tenendo testa ai Proci e al tempo. Tempo con cui lei gioca come se fosse una delle Moire.
Marilù Oliva non riscrive l’opera di Omero, ma la reinterpreta utilizzando il punto di vista di queste donne mitiche e intramontabili e attraverso cui Odisseo torna a noi sotto una nuova luce. Se è vero, come scrive l’autrice bolognese, che il destino di Ulisse-Odisseo non si compirebbe senza le donne, allora, troviamo tra queste pagine i molteplici aspetti dell’amore, della passione, della complicità, dell’inganno e della vita. Ma c’è un altro elemento importante, infatti, tra le righe del libro riscopriamo il ruolo rivoluzionario di queste eroine. Aspetto che nel poema omerico era nascosto, ma che Marilù Oliva ha svelato nel migliore dei modi.
E chissà che proprio questo libro non ci faccia venir nuovamente voglia di andare a rileggere l’Odissea di Omero.