Autore: Sammartano Fèvre Laura
Casa Editrice: Dario Flaccovio editore
Genere: Fantasy
Pagine: 363
Prezzo: 14.50 €
“Nessuno può toccarci per suggellare la nascita di un’amicizia” sussurrò il fantasma dispiaciuto. I giansiriani potevano maneggiare spade, strumenti musicali e svariati arnesi, ma il contatto fisico era loro negato. Maki-Maki comprese quanto dolore ci fosse nel cuore di quel giovane. “Ricorda una cosa, Thebilo, e non dimenticarla mai. Non è il nostro aspetto che ci rende umani, ma la capacità di provare emozioni, di accettarle, di affrontarle e viverle con tutta la forza che abbiamo. Ci rivedremo molto presto” (75-76).
Cinque sono i regni che popolano l’isola di Tebarka. Il regno degli uomini, quello dei fantasmi, il regno dei centauri, il regno degli elfi e il dominio dello stregone Pharaz. Queste quattro nazioni vivono in pace e prosperità anche grazie all’ausilio di alcune gemme magiche, donate in epoca remota. Le gemme sono custodite gelosamente da tutti i sovrani. La loro perdita significherebbe una catastrofe senza precedenti.
È una mattina come tante altre quando al palazzo del re degli uomini si presenta il re stregone. Costui sta radunando il suo immenso esercito di demoni per muoverlo contro le altre nazioni e potersi impossessare definitivamente delle sacre gemme, custodite dagli altri sovrani. Chiunque lo ostacolerà dovrà prepararsi per affrontare una guerra lunga e sanguinolenta, dalla quale difficilmente potrà uscirne vincitore. Ad ostacolare i piani del malvagio incantatore saranno tre giovani di stirpe reale. Il prode Marold, erede della casata degli uomini, accompagnato dalla bella cugina Ameli e dal principe del regno dei fantasmi, Thebilo, dovranno non solo fermare i piani di Pharaz ma anche svelare il mistero che circonda l’isola di Tebarka e la sua storia.
Se pensiamo che l’abilità di uno scrittore si possa misurare dalla sua creatività e dalla sua fantasia allora abbiamo davanti una scrittrice davvero abile. Degna erede di Brooks, del quale si possono trovare alcuni richiami, Laura Sammartano Fèvre è stata capace di inventare dal nulla un mondo affascinante, complesso, e in alcuni tratti anche spassoso. La trama, per quanto semplice possa apparire, viene narrata con semplicità, senza cadere nel banale. Non ci sono momenti morti o inutili episodi a rallentare la narrazione. Intrigante l’idea di un popolo di fantasmi costretto a una non vita da una maledizione, come splendida la trovata di creare un popolo di elfi dotati di un elevato senso dell’humor.
Romanzo assai pregevole ritengo possa essere letto da chiunque: grandi o piccoli, appassionati e non del genere fantastico.