
Autore: Francesca Mazzucato
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Giraldi Editore
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 210
Prezzo: 12,50 €
Sa turbare e intenerire, fa riflettere e spaventare. L’amore cattivo di Francesca Mazzucato è un tuffo nel mare gelido e oscuro dell’amore malato in cui sguazzano paure e insicurezze. Di fronte a noi due profili psicologici, Nora e Alessandro, due persone piegate dai propri disagi. Lei preda, lui cacciatore ma entrambi traumatizzati da un senso di inadeguatezza e abbandono.
Non ci sono vie di mezzo nella “malattia dell’amore”. Non vi è possibilità di purezza, di sperimentazione, di condivisione. Le uniche cose che vengono condivise sono la violenza, la paura, l’ansia e soprattutto il proprio passato. Nora e Alessandro sono riflessi dei propri traumi.
La Mazzucato ce li espone uno ad uno con una semplicità disarmante. I due protagonisti sono prima di tutto persone che sanno camuffarsi tra la gente e adeguarsi alla realtà. Sono volti puliti del nostro tempo, invidiabili perché appaiono eletti.
Eppure in loro echeggiano i disagi, rimbombano le paure, le ferite non si sono mai rimarginate. Tutto questo genera sentimenti malati e malvagi. Per Nora e Alessandro l’amore è una valvola di sfogo, un tentativo di autodeterminazione, un rito di passaggio che ha il compito di liberarli dal passato. Ecco cosa narra la Mazzucato.
Non è una storia scontata, non è un romanzo che prende spunto da fatti di cronaca, non è un libro di statistica. L’amore cattivo è un lucido quadro della realtà, un duro attacco alle deformazioni del sentimento più alto che dovrebbe albergare nell’uomo.
In questo libro c’è tutta la crisi della società post-moderna, in cui il soggetto si trasforma in un oggetto anonimo. Proprio questa caratteristica risalterà subito all’occhio del lettore. Il viaggio nei pensieri e nella psicologia di Nora e Alessandro ci farà scoprire due persone profonde ma in cerca dell’anonimato, dell’annichilimento, del non essere per sopravvivere meglio.
A render tutto ancor più godibile: la scrittura della Mazzucato, così incisiva, corrosiva, delineata. La capacità del mostrare che ci fa immaginare e quindi immedesimare in questo romanzo “sensibile” che ci impone di usare tutti i nostri sensi.