Data di pubbl.: 2023
Pagine: 118
Prezzo: € 16,00
Un ex militante del PCI, entrato successivamente in Lotta Continua, poi passato in clandestinità con Azione Proletaria.
Arrestato per terrorismo finisce in galera, Evade nell’ Ottantatré e si rifugia in Francia dove incontrerà Andrej, un russo di Mosca di cui diventerà amico fraterno.
Da quel momento inizia a pensare alla Russia sempre più intensamente fino al punto da voler toccare con mano e conoscere quel paese di cui sapeva solo attraverso la propaganda del comunismo.
Così lascia la Francia e inizia il suo viaggio nel mondo dell’Est.
Arriva a Mosca negli anni del cambiamento che sta portando l’Unione Sovietica verso la nuova Russia.
Tra la rivoluzione copernicana di Gorbaciov con le fibrillazioni della perestroika che con le sue riforme avrebbe demolito l’impero sovietico e il caos della transizione, il protagonista si trova a vivere e a lavorare alla fine degli anni Ottanta in un Paese che sta cambiando pelle.
Gli scossoni si fecero sentire. Nel 1991 con il colpo di stato di agosto, che avrebbe favorito la definitiva implosione dell’Unione Sovietica e accelerato la nascita della Federazione Russa, inizia la discesa agli inferi di Gorbaciov, che da lì a breve sarebbe stato sostituito da Boris Eltsin, che sarebbe diventato il premo presidente della nascente nuova Russia.
Questo è il contesto di La seconda volta, il nuovo romanzo di Alessandro Bastasi, che dismette i panni dello scrittore di noir e ci consegna un romanzo politico sugli anni cruciali del cambiamento nel pianeta Russia.
Il protagonista del suo libro si trova a vivere e a partecipare a questi eventi che sconvolsero il mondo e cambiarono gli assetti.
Nel suo soggiorno russo lo troviamo invischiato negli affari sporchi, nelle congiure di palazzo, nei giochi di potere di una difficile transizione tra nostalgici dell’Unione Sovietica e nazionalisti che guardano al capitale.
Alessandro Bastasi nel suo romanzo ricostruisce in maniera avvincente quel periodo storico, ritorna indietro tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta e attraverso le peripezie del protagonista rievoca quel periodo turbolento e la sua transizione caotica che ha visto nascere la Russia che oggi conosciamo, quella di Putin, il nuovo Zar con le sue mire belliche e guerrafondaie. Il padrone indiscusso della Federazione Russa che forse non ha mai smesso di avere nostalgia dell’Unione Sovietica.
Ne La seconda volta, verso la fine, si affaccia la figura di Vladimir Putin, che negli anni in cui è ambientato il romanzo ricopriva la carica di ex colonello del KGB.
Il romanzo di Alessandro Bastasi, tornando ai tempi della Perestroika, ci aiuta molto a capire la Russia di Putin e ci suggerisce che la deriva di questo Paese tra paradisi mancati e grandi illusioni non può che condurre verso una situazione geopolitica vicino alla catastrofe.