Autore: Paolo Guzzanti
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Paesi edizioni
Genere: saggio politico
Pagine: 128
Prezzo: 11.40
Sicuramente quello che queste ultime elezioni ci ha lasciato è la consapevolezza del grande vuoto ideologico che si avverte quando si sentono parlare gli esponenti di tutti gli schieramenti politici. Questa, che all’apparenza può semprare l’ennesima critica campata per aria di un qualsiasi blogger che decide di darsi alla politica spicciola, non è solo un dato di fatto ma anche la base su cui partire per leggere il nuovo saggio di Paolo Guzzanti.
La Maldestra sia pre con una citazione del grande (e sempre troppo poco apprezzato) Giorgio Gaber che, in una delle sue canzoni, in tempi non sospetti si chiedeva cosa fossero “destra” o “sinistra”.
Ma se risulta essere più semplice rispondere alla domanda su cosa sia la “sinistra” e quali siano i valori che la (dovrebbero) anima(re), più complicato risulta rispondere alla domanda riferita alla prima fazione politica, almeno per quanto riguarda il caso italiano. Infatti in Italia non abbiamo mai avuto una sola destra, animata da un unico pensiero coerente che possa aver dato origine a correnti più o meno intransigenti, quanto a molte destre che si rifacevano a personaggi e a teorie più o meno differenti tra di loro. A complicare il lavoro di cosa possa essere la destra in Italia è anche la grande influenza che uomini di sinistra hanno avuto sulla destra (o hanno ancora, se si pensa che alcuni politici di destra nascono come militanti della grande sinistra di un tempo).
Per capire, dunque, come siamo arrivati a una delle coalizioni tra le più improbabili e strane della storia repubblicana, Guzzanti ripercorre la storia della Destra italiana dalle origini fino ai giorni nostri, soffermandosi sulle trasformazioni e le complicazioni che sono intervenute e che hanno portato alcune correnti del pensiero di destra a venire affossate (o messe in secondo piano)a favore di una destra “maldestra” composta da una macedonia ideologica che ha le sue radici in qualcosa di non davvero definito.
Perchè leggere questo saggio.
Culturalmente è molto utile l’analisi che Guzzanti tratteggia nelle pagine che serve a fare riflettere indipendentemente dallo schieramento poltico in cui ci si rispecchia. Se si vuole avere una idea molto più precisa di quello che sta accadendo ai giorni nostri questo libro riesce a dare delle indicazioni utili a capire come pensa una parte dell’elettorato italiano o, almeno, di cosa sia alla ricerca.
Resta comunque un buon lavoro e una buona lettura.