
Tuttavia, far andare bene un programma è sempre più difficile e architettare qualcosa di originale è complicato… nello sconforto generale emerge la voce di Arturo Frinolli, uno stagista relegato da mesi alle macchine fotocopiatrici, che propone una clamorosa soluzione. Il risultato è una bomba mediatica senza precedenti…
Abbiamo avuto il piacere di intervistare per il progetto Incubatore del Salone Internazionale del Libro di Torino 2015 Stefania Natalino per Autori Ebook.
Autori Ebook è una casa editrice 100% digitale che prende vita, nel 2013, grazie all’entusiasmo di un giovane staff tutto al femminile. Nata dalla voglia di mettersi in gioco e di trasformare una passione in un lavoro, Autori Ebook crede che si possa ancora fare cultura, e farla bene, prendendo il meglio dal passato e guardando al futuro, attraverso l’uso di nuove tecnologie.
L’idea mi è venuta durante un viaggio in Cina, dove l’e-book è usato già da molti anni. Immediatamente hanno sposato la causa Marta Cassieri (Art director e designer), Erika Francola (Collaboratore editoriale – Social media strategist) e Maria Elena Pulcini (Collaboratore editoriale – Responsabile Editing).
Autori Ebook punta alla qualità del prodotto, seleziona opere inedite (la scelta dei titoli da pubblicare viene fatta in base alla qualità del materiale e non in base al genere) e ne cura ogni dettaglio: dall’editing alla pubblicazione, dalla distribuzione alla promozione GRATUITAMENTE. La scelta di creare una casa editrice 100% digitale deriva dal fatto che la vendita degli e-book è in continuo aumento. Dando uno sguardo a livello internazionale, poi, questa tendenza è ancora più evidente. Il potenziale di questo nuovo mercato, che nel nostro Paese deve ancora svilupparsi pienamente, ci ha convinto a tentare questa avventura editoriale. Inoltre, rispetto al tradizionale mondo del cartaceo, nell’editoria digitale cambiano gli equilibri: una nuova casa editrice può ritagliarsi una importante fetta di mercato, senza restare ai margini, come accade per i piccoli e medi editori tradizionali, a causa della scarsa competitività con i grandi gruppi editoriali e per i problemi di distribuzione.
Il titolo dell’opera ”Proposta di manicomio” è una critica molto forte indirizzata al mondo mediale, in questo caso nello specifico televisivo; in cosa sta l’assurdità secondo lei? C’è soluzione a questa ”pazzia”?
“Proposta di manicomio” di Gianluca Tino (Story Editor di serie televisive di successo per Mediaset), che verrà presentato domenica 17 maggio alle ore 14:00, mette in evidenza le dinamiche “dietro lo schermo” delle reti televisive: la crisi della televisione e la scelta di contenuti, sempre più spesso scadenti, per questioni di share.
L’assurdità è che, anche se molte situazioni sono esasperate all’inverosimile, in questa satira della tv contemporanea ritroviamo molto del mondo dei mass media di oggi, che sacrifica, ahinoi, credibilità, moralità e professionalità piegandosi alla logica dello share e dello spettacolo.
Le persone, attori del talk show, partecipano alla rappresentazione e calcano la scena televisiva come se stessero sul palcoscenico di un teatro, e si comportano di conseguenza: recitano una parte, non raccontano la loro realtà ma seguono un copione. Ciò nasconde forse non solo l’impoverimento progressivo della tv, ma il decadimento del nostro sistema, della nostra democrazia, l’impoverimento culturale dei grandi editori e più in generale della nostra classe dirigente.
La soluzione a questa pazzia potrebbe essere quella di persuadere le persone ad abbandonare la visione di questi vecchi programmi e rivolgere la curiosità altrove, ma non è facile.
Cosa vi aspettate dalla partecipazione all’Incubatore, e quindi al Salone del Libro di Torino 2015?
Quest’anno, per la prima volta, parteciperemo al Salone del Libro Internazionale di Torino e non vediamo l’ora di entrare in contatto con diverse realtà italiane e straniere.
Le nostre aspettative sono alte, puntiamo ad un ritorno di immagine importante: vogliamo affermarci nel panorama dell’editoria libraria; vogliamo entrare in contatto con realtà internazionali per ampliare il nostro catalogo con autori stranieri; ci aspettiamo meritata visibilità per i nostri autori.
Ovviamente speriamo anche di vendere i nostri ebook, ma in questo momento l’importante è essere presenti a questa importante manifestazione e farci conoscere sia dagli aspiranti scrittori – che possono inviarci i manoscritti attraverso una apposita sezione del nostro nuovo sito – sia dai lettori.
Noi di Autori Ebook abbiamo un obiettivo importante: in questi cinque giorni a Torino cercheremo di far capire che esistono ancora case editrici NO EAP (non a pagamento), che investono sull’autore perché credono nelle potenzialità dell’opera. Noi facciamo questo lavoro per passione e cercheremo di trasmetterla alle persone che ci verranno a trovare nel nostro stand (padiglione 1 –n° E 101)
Quali sono i vostri progetti futuri?
I progetti per il futuro sono tanti e ambiziosi. Vogliamo allargare il nostro catalogo, sia da un punto di vista dei numeri che dei generi pubblicati, per andare incontro ai gusti di tutti e diventare così punto di riferimento per i lettori.
Stiamo lavorando per indire più concorsi letterari. Siamo già attivi in questo ambito con “Uno, nessuno e centomila… Autori, il concorso che ci ha fatto conoscere e che anche quest’anno ha riscosso grande successo (a breve sarà reso noto il nome del vincitore di questa terza edizione).
Possiamo anticiparvi che stiamo lavorando su un progetto di solidarietà con una associazione no profit. Il ricavato della vendita dell’ebook andrà in beneficienza. Siamo molto entusiaste di questa collaborazione e speriamo in un buon riscontro di vendite.
Ma il nostro sogno e il nostro obiettivo principale rimane quello di CONQUISTARE IL MONDO: tradurre i nostri testi e portarli all’estero. Stiamo lavorando per questo e siamo sicure che presto ci riusciremo!