A tu per tu con…Giuliano Gallini

Giuliano GalliniAppuntamento all’appartamento del meno uno, di un palazzo vecchia Milano che ci fa subito entrare in atmosfera. L’ambiente è caldo e l’accoglienza anche, di quelle che ti mettono subito a tuo agio: l’ideale per un incontro con autore, soprattutto se si tratta di Giuliano Gallini.

Giuliano Gallini è un dirigente d’azienda e durante la sua vita in trasferta infrasettimanale ha dedicato tanto tempo alla scrittura, è autore infatti di tanti libri, ad oggi però tutti “chiusi nel cassetto”, tranne uno: “Il confine di Giulia”, quello che ci ha raccontato in un pomeriggio di fine inverno.

Il confine di Giulia è un romanzo a tratti storico, di cui protagonista Giulia, una ragazza italiana che studia in Svizzera e combatte con la propria personalità, e  Ignazio Silone, autore e celebre nome politico degli anni Trenta – Quaranta.

“Questo romanzo in realtà nasce come un capitolo di un’altra opera che mi sono dilettato a scrivere, che però è un’opera teatrale. In origine si trattava di un dialogo tra due personaggi intenti a cercare il senso esistenziale: Silone poteva anche essere un personaggio inventato, ma ho deciso di servirmi di lui perché mi sembrava il miglior rappresentante. Solo in seguito le voci sono diventate tre: a quel unto ho deciso di inserire la terza voce come testimone diretto, che in un romanzo storico è necessario. Oltre che essere un ricorrente mezzo letterario per attualizzare un romanzo ambientato in un epoca lontana dalla nostra”.

La stesura di un testo di questo genere è richiede imprescindibilmente una conoscenza al dettaglio di quanto avvenuto in quell’epoca, ancor più perché tratta nello specifico un personaggio della politica italiana realmente esistito; e allora la domanda mi sorge spontanea: “Qual è l’origine della precisione che ha usato per raccontare un romanzo storico? Dietro a questo libro c’è uno studio funzionale a quello che sta scrivendo o si tratta di cultura personale?”

“In effetti la storia mi è sempre piaciuta. Io però ho studiato all’Università di Bologna Scienze Politiche, e allora dopo i primi tre anni uno doveva scegliere quale ramo prendere per il biennio successivo, per esempio c’era quello economico.. Io scelsi quello storico. Da lì mi sono fortemente appassionato a questa materia, e oltre al profondo studio che ho dovuto affrontare per motivi universitari, anche dopo ho continuato ad approfondire le mie curiosità in tema di Storia. Sicuramente per la78364-9788865944653 stesura di questo romanzo sono andato a rivedere e arricchire alcune conoscenze, che però sempre rientravano nell’ambito di piacere”.

Giuliano Gallini dirige da oltre 20 anni un’azienda di Padova, e ci ha raccontato come per lui sia stato un rischio quello di pubblicare un libro che avrebbe anche potuto presentarsi come un fallimento, mettendo a repentaglio la sua credibilità di dirigenza.

I suoi personaggi sono sempre un po’ cupi, accompagnati da una vena di pessimismo alla quale lui si definisce dedito, assicurandoci che tutti i titoli chiusi nel suo famoso cassetto si somigliano proprio per questa caratteristica. Si definisce infatti molto vicino a coloro che nella vita reale provano confusione e fatica nel capire il senso della vita; il titolo “Il confine di Giulia” è in linea con questo pensiero, descrive infatti l’incapacità della protagonista di prendere una decisione: “il confine tra la scelta e la non scelta”.

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