Siamo arrivati a San Valentino, la giornata che celebra l’amore e tutte le persone innamorate e noi, da bravi lettori e sognatori, non potevamo esimerci dal consigliarvi cinque libri in cui poter trovare storie d’amore molto diverse tra loro, ma tutte degne di rubarci il cuore!
Romeo e Giulietta – William Shakespeare
Non potevamo che partire con una delle storie d’amore più famose, seppur tragiche, del mondo; negli anni, infatti, questa storia ha assunto anche un valore simbolico, diventando il simbolo di un amore perfetto, ma ostacolato dalla società. La tragedia di Shakespeare racconta dell’amore impossibile tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, appartenenti a due famiglie di Verona tra le quali è in corso una faida inestinguibile. I due ragazzi finiscono per innamorarsi e, per riportare il suo amato dall’esilio, Giulietta accetta di fingersi morta, certa che Fra Lorenzo avviserà Romeo del trucco. Romeo però non verrà mai a conoscenza di questo dettaglio e decide di bere del veleno per morire accanto alla sua amata. Quando Giulietta si riprende dall’effetto del veleno scopre il triste destino del suo amato e decide di uccidersi proprio con la sua spada, per raggiungere Romeo nell’aldilà.
«Amore corre verso amore, così come gli scolari lasciano i loro libri, per contro,
amore lascia amore con volto corrucciato con cui gli scolari vanno a scuola.»
Paolo e Francesca – Dante Alighieri
Anche questa è una di quelle storie d’amore difficile da dimenticare, soprattutto per chi ha avuto la possibilità di leggere La Divina Commedia almeno una volta nella vita. Paolo Malatesta e Francesca da Polenta erano cognati, dal momento che Francesca era sposata con il fratello di Paolo, ma tra i due scoppiò un amore travolgente. Come racconta la stessa Francesca a Dante, i due stavano leggendo un libro che raccontava l’amore tra Ginevra e Lancillotto e, in quel momento, i due si scambiarono un bacio, che li portò alla morte proprio per mano di Gianciotto, il marito di Francesca. Come dimenticare i versi del sommo poeta?
«Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona»
Quella di Tristano e Isotta è una storia d’amore avvolta nel mito, una tragedia nata nel Medioevo. Dopo essere stato soccorso da Isotta, la figlia del re, Tristano si ritrova a dover condurre Isotta da suo zio, re Marco di Cornovaglia, colui che l’ha cresciuto e che sposerà Isotta, così da portare la pace tra il suo regno e l’Irlanda. Durante il viaggio, però, Tristano e Isotta bevono per errore un filtro d’amore, cadendo preda della passione.
La ragazza accetta comunque di sposare re Marco, ma i due non riescono comunque a rinunciare al loro amore, nonostante il timore continuo di essere scoperti. I due alla fine vengono sorpresi e Tristano si reca in Bretagna, dove sposa Isotta dalle Bianche Mani; quando però viene ferito durante una spedizione, chiede che sia la sua Isotta a curarlo. La donna viene fatta chiamare e viene stabilito che dovrà esporre delle vele bianche se vorrà aiutarlo o delle vele nere, se invece rifiuterà. Nonostante la sua volontà di aiutarlo, la moglie di Tristano mente, dicendo a suo marito che le vele sono nere. Tristano decide quindi di lasciarsi morire per il dolore di questo rifiuto e Isotta, arrivata troppo tardi, muore di dolore accanto al suo amato. Sentendosi in colpa per la sua menzogna, Isotta dalle Bianche Mani manderà i corpi in Cornovaglia, perchè riposino uno accanto all’altro per l’eternità.
«Non so se la morte sia più forte della vita, ma l’amore è più forte di tutto.»
Ron e Hermione – J. K. Rowling
Passiamo ai giorni nostri, con una storia d’amore che ha tenuto tutti i fans di Harry Potter con il fiato sospeso per un bel po’ di tempo: amici fin dal loro primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Ron e Hermione hanno un rapporto conflittuale, caratterizzato da fasi alterne di amicizia e discussioni. Negli ultimi capitoli della saga, però, i due capiscono che tra loro c’è qualcosa di molto più profondo dell’amicizia, un sentimento che trova espressione nel bacio che i due si scambiano durante la battaglia di Hogwarts, durante la quale Harry riesce finalmente a sconfiggere Voldemort.
Il finale dell’ultimo capitolo della saga non fa che confermare quello che i fans hanno sempre pensato: i due sono perfetti insieme. Diciannove anni dopo la battaglia, Harry e Ginny, sposati e con tre figli, incontrano Ron e Hermione, anche loro sposati e con due figli. Un perfetto epilogo per questa storia d’amore e di magia!
Hazel Grace Lancaster è una sedicenne affetta da cancro, obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciottenne Augustus Waters, soprannominato “Gus”, ex giocatore di basket con una gamba amputata a causa di un tumore alle ossa ritenuto tuttavia sconfitto. La passione comune per il romanzo Un’imperiale afflizione li porta ad Amsterdam, dove incontrano l’autore, Peter Van Houten, ormai alcolizzato. Là Augustus rivela a Hazel di essere nel corso di una grave ricaduta diagnosticata da una recente PET. Il romanzo si chiude con la descrizione delle ultime settimane di vita e infine della morte del ragazzo, del dolore di Hazel e delle rispettive famiglie, ma anche con nuovi sviluppi del difficile rapporto dei ragazzi con Van Houten.
Una storia d’amore intensa, di fronte alla quale è impossibile non piangere sopratutto se ci soffermiamo a pensare che è basata su una storia vera, è proprio vero che l’amore tutto può!
«Ci sono infiniti numeri tra zero e uno. C’è 0,1 e 0,12 e 0,112 e una lista infinita di altri numeri. Naturalmente c’è una serie infinita di numeri ancora più grande tra zero e due, o tra zero e un milione. Alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti. Ce l’ha insegnato uno scrittore che un tempo abbiamo amato. Ci sono giorni, e sono molti, in cui mi pesano le dimensioni della mia serie infinita. Vorrei più numeri di quanti è probabile che ne vivrò e, Dio, voglio più numeri per Augustus Waters di quelli che gli sono stati concessi. Ma Gus, amore mio, non riesco a dirti quanto ti sono grata per il nostro piccolo infinito. Non lo cambierei con niente al mondo. Mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito, e di questo ti sono grata.»