Titolo: Il primo caffè del mattino
Autore: Diego Galdino
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: romanzo
Pagine: 271
Data di Pubblicazione: 2013
Prezzo: € 16,90
Massimo è un trentenne che ha un piccolo bar nel quartiere di Trastevere, a Roma. Il giovane trascorre le giornate in compagnia dei suoi affezionati clienti: ogni mattina saluta la giornata tra rumori di tazzine, profumo di caffè e cornetti, chiacchiere e battute. Il caffè è la specialità di famiglia, una vera e propria arte, e Massimo riconosce al volo quale tra le tante varianti sarà la preferita del cliente: il caffè corretto per Luigi il falegname, il caffè lungo per Tonino il meccanico, quello macchiato caldo per Gino il macellaio… Massimo sa che è impossibile resistere a quella “miscela nocciola – rossiccia, tigrata da una crema di non più di tre-quattro millimetri di spessore, dalla persistenza permanente, dal gusto corposo, rotondo, equilibrato e durevole” (pag. 129).
Da dietro la vecchia Gaggia, la macchina che sforna due o trecento tazzine di caffè al giorno, Massimo condivide la sua giornata con i clienti e con il vecchio Dario, lo storico aiuto barista. Il giovane ha tanti amici, ma non si è mai innamorato davvero…
Le giornate trascorrono serene fino al giorno in cui, spaesata e timida, entra nel bar una misteriosa ragazza francese, Géneviève. Riservata e bellissima, la giovane è una lontana parente della defunta signora Maria, che le ha lasciato in eredità un appartamento a Trastevere. Peccato che Massimo non parli bene il francese e che la ragazza…beva solo tè nero alle rose! Riuscirà il barista romano a fare breccia nel cuore della bella straniera? Forse il caffè alla nutella scioglierà la ragazza e l’ aiuterà ad addolcire quel velo di malinconia che sembra non abbandonarla mai…
Una romantica storia d’amore ambientata a Roma, città magica che diventa protagonista della vicenda facendo da sfondo alle peripezie del barista: notti stellate, chiese, monumenti, fontane…una città che non finisce mai di stupire con i suoi incredibili scorci e il suo panorama.
Una particolarità: l’autore, Diego Galdino, è titolare di un bar a Roma e, con cognizione di causa, passa quindi in rassegna un campionario di clienti i cui caratteri sono legati al tipo di caffè preferito… “infiniti e multiformi esseri umani, ma visto che tutte le strade portano al bar (o passano almeno da un bar) è fondamentale che ognuno abbia il caffè giusto” (pag. 265). Abbiamo quindi l’espresso per l’uomo e la donna che non devono chiedere mai, il macchiato per l’indeciso, il caffè lungo per chi vuole prolungare il piacere, il marocchino per il goloso …”ma la verità è che in fondo ogni singola tazzina è una storia a sé” (pag. 265).