Autore: Cametti Elisabetta
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Giunti Editore
Genere: Avventura, thriller
Pagine: 575
Prezzo: 14,90
La scrittrice italiana Elisabetta Cametti che da venti anni lavora nel mondo dell’editoria prosegue con questo secondo romanzo le avventure di Katherine Sinclair e si conferma come interessante esponente del mistery italiano.
In questo secondo romanzo l’avventura riprende dalle drammatiche avventure dello scorso romanzo. Infatti l’autrice nel primo capitolo, attraverso i ricordi della protagonista, ci fa rivivere, come nei riassunti televisivi, quello che è avvenuto nel primo libro. La protagonista, un anno dopo la sua drammatica avventura nel lago di Bolsena, si ritrova coinvolta, suo malgrado, in una storia in cui dovrà, sempre di più controllare le sue percezioni e visioni.
L’inizio del libro, dopo il doveroso prologo, fa piombare di nuovo Katherine nell’incubo infatti, durante la presentazione di un suo romanzo un uomo misterioso si suicida pronunciando una frase misteriosa “Katherine tu non sei chi dici di essere. Tu nascondi la tua vera identità dietro ad una maschera. Io sono qui per proteggerti, che, finchè non farai ciò che devi, verrà versato altro sangue” (pag 105) e nel chiudere la propria vita gli getta addosso un cuore umano. Da questo momento inizia, da parte della nostra scrittrice avventuriera, una ricerca doppia per capire i misteri che un misterioso e machiavellico avversario le propone in continuazione.
La ricerca è complessa perché le sue visioni, già elemento portante del primo libro, creano un filo comune con Angelica una donna dal passato misterioso condannata come eretica nel tredicesimo secolo. In questa sua avventura sarà sola perché il suo compagno Jethro verrà tenuto lontano da lei, con un abile piano, dal suo misterioso avversario, ma proprio perché sola Katherine userà le sue capacità intellettive e la sua forza interiore per contrastare i piani del suo avversario.
In questo romanzo il tempo è un elemento fondamentale perché collega personaggi ed epoche diverse, ma accomunate da un unico destino. “Sebbene fossero sparsi sulla terra, vivessero in aree apparentemente lontane le une dalle altre e in periodi storici differenti, erano legati da un destino comune e condividevano la stessa visione” (pag 123) .
L’autrice riesce ad unire una trama avventurosa ricca di colpi di scena ad una sapiente descrizione dei tempi storici a cui fa riferimento (dai miti etruschi, al medioevo degli eretici di Fra Dolcino ai roghi delle streghe). L’autrice crea un mondo a metà fra storia e magia in cui tutto ha una sua spiegazione ed anche le figure più misteriose come quella dei “Guardiani” che guidano la storia vengono illustrate con precisione dall’autrice. Credo che il pregio più evidente di questo romanzo sia, nonostante la mole (quasi 600 pagine), la costruzione dei personaggi i quali , oltre ad essere ben delineati evolvono nel romanzo creando una continua tensione nel lettore per comprenderne il loro vero volto che sembra mutare, nel corso del romanzo, come la pelle di un camaleonte.