
Autore: Gianluca Conte
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: L'Argolibro editore
Genere: saggistica
Pagine: 121
Prezzo: €12,00
«Il niente è ineludibile. Esso ci appartiene in quanto ‘ esseri – posti- in’. Questa è una delle tesi che Gianluca Conte affronta ne Il niente ineludibile, un saggio filosofico in cui l’autore salentino parte dalle origini della filosofia occidentale, in un confronto con il pensiero presocratico, in particolare quello di Parmenide, passando per Platone, Aristotele e la mistica, Leopardi fino a giungere alla filosofia contemporanea, per disegnare un’idea inedita di niente con lo scopo di cogliere la diseguaglianza tra questa e il concetto riconosciuto di nulla.
Il niente e la sua natura oscillatoria, il niente come alternanza ontica e altre definizioni speculative che si accompagnano all’evoluzione del pensiero filosofico nello stabilire una mappa ragionata di tutte le questioni (comprese quelle metafisiche) legate all’ineludibilità del niente.
Conte si muove a suo agio nello spazio del pensiero filosofico di ogni tempo, mette a confronto le numerose teorie sul concetto di niente e conduce il filo del discorso verso una classificazione ragionata che tiene conto del concetto d’intuizione, intesa come radice del pensiero.
Il nulla e il niente non si equivalgono perché non sono due termini riducibili.
L’autore entra nel vivo del discorso quando affronta, sempre in completa adesione con una rassegna rigorosamente scientifica e documentata del pensiero filosofico abbracciato nella sua interezza, le varie e numerose teorie intorno al concetto di niente.
«Dai motti popolari – scrive Conte – agli eleganti versi poetici, dalle meditazioni mistiche alle speculazioni metafisiche, il concetto di nulla/niente ha rappresentato l’incontro dell’umano con la dimensione del tragico, proprio della sua impermanenza».
Il niente rappresenta il Grund del tutto, il suo fondamento, la materia /dimensione primigenia. Quindi qui abbiamo a che fare con l’Assoluto e il fondamento deve convergere con il non fondamento.
Il nulla è la negazione dell’essere, è nessuna cosa d’esistente, l’assolutamente nulla che apre alle porte del ‘ non essere assoluto’.
Ne Il nulla ineludibile il suo autore si prefigge lo scopo di mettere in discussione l’identificazione del niente con il nulla e la loro presunta riducibilità.
Il nulla non è il niente e il niente non è il nulla.
L’idea della non identificazione del nulla con il niente è il punto fermo che Gianluca Conte porta avanti nel suo brillante saggio, dimostrando di avere dalla sua parte sull’argomento tutte le intuizioni delle grandi menti della filosofia.