Goodbook.it è il portale dedicato alle librerie indipendenti: una libreria online che permette di ritirare sotto casa i libri ed i film preferiti. Goodbook nasce con lo scopo di incoraggiare l’acquisto di libri e di mantenere vivo il rapporto con i librai e con il territorio. Noi de “Gli amanti dei libri” abbiamo intervistato Chiara Sandrini, responsabile del progetto, per raccontarci qualcosa in più su questa interessante iniziativa.
Chiara, com’è nato il progetto Goodbook.it e chi c’è dietro la sua ideazione?
GoodBook.it nasce dall’osservazione del panorama editoriale italiano ed estero e dalle conseguenti riflessioni.
La crisi che attraversa il mondo del libro all’estero è stata affrontata in vari modi, uno dei quali è la creazione di portali per la vendita dei libri che sostengano le librerie indipendenti e mantengano vivo il rapporto con il territorio: In Inghilterra c’è Hive, in Francia c’è Paris librairies, in Canada c’è Les libraires, In Spagna Todos tus libros, in USA Indie Bound. Adesso, c’è anche in Italia.
GoodBook.it nasce come “costola” di Centrolibri, grossista indipendente che rifornisce librerie in tutta Italia, ma si è sviluppato come progetto autonomo. Attualmente stiamo lavorando per autosostenerci attraverso sponsor, partecipazione a bandi e concorsi oltre che tramite servizi aggiuntivi come GoodBook+ .
Goodbook+ è l’evoluzione del nostro portale: il libraio può commissionarci la creazione di un sito personalizzato che offre qualcosa in più rispetto ai servizi già presenti su GoodBook.it . In poche parole, un portale che, oltre ad essere aggiornato con tutti i libri in commercio, visualizza anche la giacenza dei titoli presenti in libreria e consente sia la prenotazione che l’acquisto di libri online.
Al centro del progetto vi è la necessità di rendere nuovamente protagonista la figura del libraio. Quali sono, dunque, i punti di forza della vostra scelta?
Il libraio è una figura preziosissima e a nostro avviso irrinunciabile quando si acquista un libro. In molti ormai sono abituati ad acquistare solo sul web, oppure ad aver di fronte il personale delle catene, spesso più simile a commessi che librai. Ma siamo convinti che se provassero anche solo una volta ad affidarsi ad un libraio si accorgerebbero della differenza. GoodBook.it vuole diventare un punto di riferimento per librai e lettori e mettere in rete le realtà virtuose del mercato editoriale per renderle più forti contro i colossi. In questo modo fornisce anche un servizio aggiuntivo ai lettori che già abitualmente fanno acquisti nella libreria indipendente di fiducia.
Il mercato editoriale, troppo spesso, vede le librerie indipendenti enormemente danneggiate da colossi come Amazon, tanto per fare un nome. Voi di Goodbook.it, invece, rendete protagoniste del vostro progetto queste piccole realtà. Ci racconti meglio la vostra proposta?
La dinamica di GoodBook.it è semplice: è possibile prenotare libri e dvd per poi ritirarli in una libreria indipendente a scelta. Il pagamento non avviene online ma direttamente al momento del ritiro dal proprio libraio.
In tal modo il libraio può fornire un servizio comodo e al passo con i tempi senza rinunciare al rapporto diretto con i propri clienti.
Allo stesso tempo i privati possono prenotare ciò che desiderano comodamente da casa, senza fare acquisti d’impulso ma ragionati e con tutto il tempo e la calma necessaria. Grazie al ritiro in libreria hanno inoltre la certezza che per qualsiasi informazione o consiglio troveranno sempre il proprio libraio a disposizione.
Altro aspetto molto importante della vostra iniziativa è incoraggiare e mantenere vivo il rapporto con il territorio: quali sono i vantaggi economici ed ambientali nella scelta del “locale”?
Dal punto di vista economico acquistando a livello locale più della metà della somma spesa resta nella tua comunità, non succede se ci si rivolge ad una catena nazionale o addirittura estera! Si sta acquistando un prodotto molto prezioso, un libro, perché non dargli un ulteriore valore contribuendo al benessere del quartiere in cui viviamo?
Ha inoltre un minore impatto ambientale perché comporta meno imballaggi e meno trasporti. Che senso ha ricevere un libro da chilometri di distanza quando lo puoi trovare semplicemente nella libreria sotto casa?