Autore: Daniela Lojiarro
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: GDS
Genere: Fantasy
Pagine: 310
“Fahryon aprì con cautela la porta della terrazza sulla quale si affacciava il suo appartamento e scrutò attentamente nel buio senza notare alcuna ombra sospetta. Attese alcuni istanti, con tutti i sensi allerta per percepire un fruscio o un movimento che indicassero l’eventuale presenza di qualcuno nelle immediate vicinanze; poi, rassicurata dai dai consueti suoni e rumori notturni, iniziò a scendere aggrappandosi ai rami della pianta rampicante”(pag. 219).
Xhanys è una delle più giovani e potenti adepte del culto del Sacro Suono. Molto fervente nella sua fede e possente nella magia che le ha conferito, la giovane si reca spesso e volentieri alla casa dell’Armonia per adempiere ai suoi compiti. Un giorno, mentre è immersa nella più profonda meditazione, Xhanys ha una terribile visione dove vede il suo amato Mazdraan, primo cavaliere del Re e padre della bambina che la giovane porta in grembo, trasformarsi in una creatura bestiale e demoniaca. Il messaggio le pare chiaro: l’uomo che ama non è ciò che la giovane crede che sia e se lei gli rimane accanto è destinata ad aiutarlo a far sprofondare il mondo nelle tenebre. Xhanys decide di scappare dal malefico consorte e portare in salvo la sua bambina non ancora nata. Proprio mentre sta fuggendo, inizia il travaglio. Malgrado si stata assistita dalle mani capaci di Fahryon, una giovane iniziata al culto del Suono Sacro, e dall’anziano maestro Tyrnaham e dal prode cavaliere Uszrany, Xhanys muore non prima di comunicare al maestro una terribile profezia. Per poter proteggere il mondo dalle tenebre e dalle brame del suo oscuro genitore, i tre decidono di nascondere la piccola dal terribile Mazdraan. Ma la piccola è decisamente importante per raggiungere i suoi scopi e impadronirsi della magia e del segreto del Suono Sacro e il malvagio Mazdraan è deciso a riprendersela a qualsiasi costo.
Il libro contiene situazioni e riflessioni interessanti supportate da un buon ritmo narrativo e mette in scena personaggi che piaceranno agli amanti del genere. Personalmente però ne avrei cambiato i nomi, che risultano difficili da pronunciare. Credo che sia importante che il nome di un personaggio, per quanto questo possa essere complicato, sia dotato di un buon suono: è più facile evocarlo nella propria mente e definire se sarà buono o cattivo.
Consigliato agli amanti del fantasy.