Lo scrittore Ugo Riccarelli si è spento domenica, all’età di 58 anni, nell’ospedale romano dov’era ricoverato da tempo, dopo aver subito un trapianto di cuore e polmoni in un’ospedale inglese. Ne ha dato notizia la sua Casa Editrice, la Mondadori, con la quale Riccarelli aveva pubblicato il suo ultimo libro, “L’amore graffia il mondo”, grazie al quale era arrivato tra i finalisti del Premio Campiello.
La sua è stata una vita all’insegna della cultura e dei libri: ha vinto il Premio Chianti nel 1996 con ‘Le scarpe appese al cuore’, il suo primo romanzo, il Selezione Campiello nel 1998 con ‘Un uomo che forse si chiamava Schulz’ (Piemme) e lo Strega nel 2004 con ‘Il dolore perfetto’ (Mondadori). Tra le sue opere, ricordiamo anche ‘Stramonio’ (Piemme 2000 e Einaudi 2009), ‘Un mare di nulla’ (Mondadori 2006), ‘Comallamore’ (Mondadori 2009), ‘Ricucire la vita’ (Piemme 2011), oltre ad alcune raccolte di racconti e a numerose collaborazioni con testate giornalistiche.
Antonio Franchini, direttore editoriale della narrativa Mondadori, lo ricorda così: «Di Ugo ricordo la sua forza, un uomo minuto con un grande cuore. Aveva subito un trapianto, di cuore e polmoni in Inghilterra. Lo caratterizzava la sua immensa vitalità e gioia di vivere. Non l’ho mai sentito lamentarsi né compatirsi, aveva una forza interiore enorme e lo aiutavano la scrittura e l’arte. Nei libri trasferiva gran parte della sua vitalità».