Clochard – Daniele Sforza

Titolo: Clochard
Autore: Sforza Daniele
Genere: Narrativa
Pagine: 309
Prezzo: 10.00 €

Clochard è un romanzo corale suddiviso in episodi, che racconta le disavventure di un gruppo di senzatetto. L’occhio del narratore si focalizza sul gruppo formato da Toni, Il Professore, Mosè, Samaras, Cowboy, Annie Mae, Rosso, Il  Vecchio e Dejan. Uomini, derelitti di una vita ormai sfuggita per sempre, che sono al limite della sopravvivenza dietro la patina invisibile che li separa dalla società integrata e si arrabattano in un mondo a parte, fatto di leggi ed abitudini proprie.

Il freddo, la fame e la puzza dell’alcol che impasta la bocca: sono queste le sensazioni che accomunano i componenti del gruppo, stretti in una fratellanza che solo che ha vissuto due vite può comprendere. Già perché i protagonisti di questo romanzo hanno un ricordo vago e lontano della loro vita precedente, quella che includeva una casa, una moglie, una famiglia.

Quando il Vecchio se ne va, dopo una lunga agonia sorvegliata dagli amici di sempre, il gruppo si scioglie ed il loro punto di riferimento viene lasciato. Xanadu, un edificio abbandonato in costruzione, era la loro casa, il dormitorio dove ognuno portava qualcosa da mangiare, dove tutti si stringevano attorno al fuoco prima di rintanarsi nelle cucce di cartone per la notte. Dopo la morte del Vecchio, il ceppo della compagnia, l’autore segue i personaggi che si allontanano ciascuno per sè lungo il cammino della vita, abbandonandosi ad un mondo in cui saranno soli ed ancora più fragili, più invisibili.

Le pagine di questo romanzo aiutano il lettore a guardare oltre quella patina di indifferenza che divide la società in comparti non comunicanti. Il linguaggio del racconto è crudo e dipinge la disperazione delle giornate dure di chi si contende un tratto di strada per fare l’elemosina, di uomini che avevano una vita, un tempo, e si ritrovano zuppi d’acqua nelle giornate di pioggia, a cui non sembra vero di sentire un pò di tepore quando entrano in un fast food e riescono a mangiare un panino con i pochi centesimi elemosinati.

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Per la biblioteca comunale sono una super latitante ma se dovessi scegliere un libro per cui vale la pena rischiare una multa sarebbe certamente un romanzo, meglio se di formazione o familiare, da apprezzare lentamente nello stile e nel messaggio che sta dietro l'intreccio narrativo. Acquistare un libro è un atto di amore e nella lettura seguo l'unica scia dell'emozione: se la pagina da girare non si fa attendere con curiosità aimè non mi ha conquistata, lasciandomi pur sempre un'immagine, una domanda, una finestra aperta sul mondo.

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