Si è chiusa con successo la dodicesima edizione della fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, che si è tenuta dal 5 all’8 dicembre a Palazzo dei Congressi, Roma.
I visitatori sono stati più di 54 mila. Grande soddisfazione da parte degli espositori, sopratutto per la grande affluenza dei visitatori registrata durante le giornate di sabato e domenica, oltre che per la vivace partecipazione dei bambini delle scuole, concentratasi nello Spazio Ragazzi.
Soddisfatti anche gli organizzatori, che leggono nel successo della minifestazione un segno del desiderio di rinascita da parte degli italiani. “L’Italia che ha voglia di ripartire si è data appuntamento qui a Più libri – ha dichiarato Fabio Del Giudice, direttore della Fiera – che in questi giorni si è confermata un’oasi dove non si respira la crisi, anche se c’è. Il successo della manifestazione deve incoraggiarci per rilanciare la cultura in Italia: questa atmosfera deve andare avanti per tutto l’anno, estendendosi a tutto il Paese”.
Gli appuntamenti sono stati numerosi, con incontri con autori e ospiti del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo, della scienza e della società civile, ma anche con esponenti del mondo del fumetto, della musica e delle arti visive.
Affollati gli stand dove hanno presenziato i fumettisti Zerocalcare e Gud, a dimostrare come il pubblico presente fosse attento e preparato davanti alle varie iniziative proposte.
Grande successo anche per i reporter Diego Enrique Osorno, che ha raccontato della sua inchiesta sul narcotraffico messicano, e Baptiste Malet, giovane reporter che incoraggiato i giovani giornalisti: “Non devono dare solo la colpa alla crisi. Ma impegnarsi per cercare storie interessanti da raccontare”.
Ma anche per Miriam Toews, Eric-Emmanuel Schmitt, Erling Jepsen, Diego Bianchi – Zoro, che ha coinvolto il pubblico improvvisando un ironico sondaggio pre primarie del Pd tra i presenti.
Alcune case editrici hanno inoltre allestito piccole mostre per i visitatori, come quella con dieci fotografie sulle fasi dei processi di composizione tipografica di edizioni Henry Beyle o come i Libri in testa ideati da Mariangela Mincione di Robin edizioni a cui hanno aderito le case editrici Contrasto, Voland, Lapis, Memori, Ensemble, durante la quale diciannove parrucchieri hanno offerto alla propria clientla la possibilità di leggere un libro invece delle solite riviste di gossip.
Complessivamnte si sono contati oltre 370 espositori, centinaia di ospiti e altrettanti appuntamenti, 60 incontri nello Spazio Ragazzi, ma non solo: Più libri più liberi è uscita dai confini di Palazzo dei Congressi per diffondersi attraverso la città di Roma, raggiungendo quasi 150 tra librerie, biblioteche, teatri, negozi, la partecipazione di 3 municipi, 41 editori, 30 librerie e decine di altri spazi, tra cui Eataly e i musei MACRO e MAXXI.
“L’obiettivo è irradiare il clima che c’è in questa fiera in tutta la regione – ha sottolineato all’inaugurazione Lidia Ravera, assessore alla Cultura della Regione Lazio – appoggiandoci alle biblioteche, presidi di alfabetizzazione che cerchiamo di conservare nonostante tutto, e poi agli istituti culturali che hanno mostrato i loro tesori. La cultura è sviluppo economico: per questo stiamo mettendo mano alla legge sulla promozione della lettura e del libro. La vogliamo rifinanziare – annuncia l’assessore – e riscrivere con gli addetti ai lavori”.
Fahrenheit, la trasmissione di radio3 Rai, che ha trasmesso in diretta da Più libri più liberi, ha inoltre proclamato il suo Libro dell’Anno 2013 votato dai lettori e quello scelto dai librai indipendenti. Gli ascoltatori hanno votato tra i dodici libri del mese selezionati durante l’anno, proclamnado vincitore Alberi erranti e naufraghi di Alberto Capitta (Il Maestrale), mentre i librai hanno premiato Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo (Einaudi).