
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: A cura di Paola Del Zoppo Traduzioni di Anna Maria Curci, Paola Del Zoppo, Sara Paolini, Elena Vitali
Pagine: 447
Prezzo: € 25,00
La poesia di Reiner Kunze nasce dalle profondità della parola e ci arriva con tutta la sua potenza immediata.
Da Interno Poesia esce Chi per la rosa è contro l’ordine, una corposa antologia della sua opera poetica curata da Paola Del Zoppo con traduzioni di Anna Maria Curci, Paola Del Zoppo, Sara Paolini, Elena Vitali.
Kunze, poeta tedesco nato nel 1933, è una delle voci più significative della letteratura contemporanea.
È considerato uno dei maggiori esponenti della DDR – Literatur, traduttore e letterato, strenuo oppositore n della DDR, ai tempi della divisione di Berlino.
Davvero interessante questo libro, che ci permette di leggere e conoscere nella nostra lingua la produzione letteraria di questo poeta.
Reiner Kunze è un poeta lirico e allo stesso tempo è un poeta politico.
«La tensione – scrive Paola Del Zoppo – tra natura e politica in Kunze è un binomio duale e non una contrapposizione, una dialettica continua, in cui i due discorsi si rinnovano l’un l’altro e si illuminano tra paradossi e parabole, ellissi e versi descrittivi».
Il poeta dall’esperienza quotidiana prende l’ispirazione per scrivere i suoi versi. Con le parole affonda la lama nella sua immanenza, in quel qui e ora dove tutto accade e si avverte l’esigenza di raccontare, toccando con la mano le cose e la vita.
Kunze è un poeta concreto che crede nella fisicità della parola, il suo dire scortica l’esistenza e sulla pagina arrivano versi brevi che sanno cogliere con una semplicità spiazzante tutta l’essenzialità di stare al mondo.
Il poeta si aggrappa alla vita con la parola, quando scrive una poesia è scalzo nel cuore, le sue parole esercitano sulla coscienza una pressione con una potenza dirompente che ha l’aspetto di un caos interiore attraverso il quale i turbamenti diventano segni vitali di una lotta.
«L’osservazione attenta – scrive Anna Maria Curci – di ciò che proviene dalla percezione sensoriale si manifesta in parole che esaltano sia il potenziale evocativo di ogni singolo termine sia la forza che proviene dalla loro combinazione».
La poesia per Kunze è il bastone da cieco del poeta, con questo tocca le cose per riconoscerle.
Oggi abbiamo bisogno di una poesia che sappia toccare le cose («Poesia, sollevati verso il cielo! / Alzati, poesia e sii / l’uccello del dolore») davanti al un caos micidiale che è la capitolazione dell’ordine.
Reiner Kunze è un testimone del proprio tempo: la sua poesia nasce dall’ urgenza di lanciare un messaggio con una voce chiara e inequivocabile rivolta sempre all’altro.
Kunze è un poeta vero, autentico e onesto, perché con le sue parole (che hanno un profondo rigore morale) ci legge dentro. La chiarezza del suo dire è potente e scuote le nostre coscienze.
Questo deve fare un poeta che ha cuore le sorti dell’umanità.