Cenere di mandorlo – Manuela Stefani

Titolo: Cenere di mandorlo
Autore: Manuela Stefani
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 252
Prezzo: 17,50 €

Un lavoro interessante all’Università. Un compagno comprensivo, dolce e molto innamorato, con il quale passare serate avvolta nella coperta, davanti al caminetto del cottage affacciato sul lago…Insomma, sembra che Victoria Lo Presti non abbia proprio di che lamentarsi: la vita è stata molto generosa con lei, offrendole opportunità interessanti e dandole in dono, tra l’altro, una calda bellezza mediterranea (eredità delle ave siciliane) e un’intelligenza brillante e acuta che le ha permesso di diventare una vulcanologa di fama. Eppure, l’ansia dentro di lei non si placa: il suo animo passionale e ribelle ha bisogno di qualcosa di più. Nel profondo della sua anima, per quanto cerchi di non ascoltarla, una voce la spinge a cercare qualcosa di nuovo, di diverso, che la faccia sentire viva, vibrante.

Il destino, ancora una volta, le offre un’inattesa opportunità: un viaggio dagli States alla Sicilia, l’isola da cui proviene la sua famiglia e dalla quale Vicky si è sempre sentita attratta, coltivando segretamente dentro di sé il desiderio di visitarla. L’occasione per misurarsi con se stessa e per entrare in contatto con le proprie radici italiane che l’ hanno sempre attratta. Un viaggio fisico e spirituale, che porta Victoria ad allontanarsi dall’amore sicuro di Henry e a lavorare con un gruppo di scienziati molto determinati – e un po’ diffidenti verso la sua femminilità. E mentre Vicky intreccia la propria vita con quella dei suoi antenati, scoprendone usi, abitudini e luoghi, incontra un altro scienziato, brusco e cupo, sfuggente ma affascinante, dal quale si sente attratta. Ora Victoria sente di nuovo quella vibrazione che le mancava, quel brivido che la rende viva…e se ci si mette perfino l’Etna, con la sua voglia di risvegliarsi, allora tutto può davvero succedere: ”tutto era in movimento a questo mondo e poteva cambiare. Anche da un giorno all’altro” (p. 27).

«Incontrarti è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata. Sono tornato come nuovo, capace di provare sentimenti diversi dal rancore, dal dolore e dalla rabbia. È il miglior regalo che mi abbia fatto la vita e io non voglio che nulla e nessuno sciupi questa bellezza, nemmeno tu. Qualunque cosa succeda, ciò resterà vero per me e in qualche misura, mi auguro, anche per te.» (p. 231)

Cenere di mandorlo è un intenso romanzo d’amore, ma non solo. E’ la storia di una lenta ma profonda presa di conoscenza di sé, un viaggio interiore che la protagonista compie, cambiando per sempre. Tutti i personaggi riflettono molto su loro stessi, mossi, ciascuno a proprio modo, da un’incessante sete di esperienza e conoscenza. Anche il lettore è trasportato in questo viaggio, tra presente e futuro, tra frammenti di esistenza, sogni, paure e aspettative, in un armonioso equilibrio tra intimità, riflessione e avvenimenti anche frenetici. Quello che cerca la Victoria di Manuela  Stefani  non sono la serenità e l’agiatezza, ma quell’emozione capace di farti vibrare nel profondo, dando un senso all’esistenza: “allora usciva e rientrava in se stessa con la rapidità di una folgore e nel suo tumultuoso andirivieni non mostrava alcuna differenza tra il dentro e il fuori. In quei momenti era garrula come una rondine in primavera, pensava ad alta voce e sul suo volto bellissimo passavano frotte di emozioni, talmente nitide che chi l’osservava poteva contarle una per una e dar loro un nome.”  (p. 218)

Grazie a una narrazione elegante, fluida ed emotivamente partecipata, l’ autrice riesce a catturare l’ attenzione del lettore fin dalle prime pagine, rendendolo partecipe del percorso dei personaggi e conducendolo verso un azzeccatissimo finale, decisamente in linea con la personalità della protagonista.

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Chiara Barra

Se dovessi partire per un’isola deserta, e potessi portare con me soltanto un libro...sarebbe un’ardua impresa! Come immaginare la vita senza il mistero di Agatha Christie, la complessità di Milan Kundera, la passione di Irène Nemirovsky, l’amarezza di Gianrico Carofiglio, il calore di Gabriel Garcia Marquez, la leggerezza di Sophie Kinsella (eh sì, leggo proprio di tutto, io!). Ho iniziato con “Mi racconti una storia?” e così ho conosciuto le fiabe, sono cresciuta con i romanzi per ragazzi che mi tenevano compagnia, mi sono perdutamente innamorata dei classici...che ho tradito per i contemporanei (ma il primo amore non si scorda mai)!

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