22/11/’63 – Stephen King

Titolo: 22/11/'63
Autore: King Stephen
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Sperling & Kupfer editore
Genere: Fantasy
Pagine: 768
Prezzo: 26.90

Jake Epping è un insegnante di liceo, discretamente soddisfatto della sua vita e unico frequentatore, tra i suoi colleghi, di un locale particolarmente economico sul quale pesa una diceria dovuta al basso costo degli hamburger: si dice che la carne servita da Al’s sia nientepopodimenoche carne di gatto.

Il vecchio Al, però, che sa il fatto suo, ha un segreto che, a un passo dalla morte, decide di confidare proprio a Jake: nel suo locale è nascosto un portale che conduce dritto dritto nel 1958, sempre nello stesso giorno dello stesso anno, dove Al da anni acquista sempre la stessa carne ad un prezzo ridottissimo.

La carne, però, non è l’unica cosa che spinge Al a condividere il suo segreto. L’anziano oste ha, infatti, una missione in cui ha fallito e che vorrebbe lasciare in eredità al giovane insegnante. Si tratta di nient’altro che vivere cinque anni nel passato per riuscire, il ventidue di novembre del 1963, a salvare la vita al presidente John Kennedy.

Stephen King, da sempre grande maestro del suo genere, affronta un romanzo un po’diverso, quasi del tutto privo di atmosfere horror ma che riesce, comunque, a tenere con il fiato sospeso per la bellezza di quasi ottocento pagine. King accompagna magistralmente il lettore nella nuova vita di Jake negli anni Cinquanta, nella sua graduale trasformazione da mite insegnante a leale giustiziere, nel suo complicato e difficile amore per la bella e altissima bibliotecaria Sadie.

Come Jake, chi legge non può che rimanere affascinato da questi anni passati descritti in maniera così vivace, come se fossero ancora qui, come se il presente non fosse affatto diverso.

Lo studio di King su tutti i personaggi che gravitano intorno all’assassinio di JFK è ammirevole ed accurato e contribuisce senza ombra di dubbio a coinvolgere sempre di più, donando quella giusta dose di realtà che, in un romanzo non fantasy, fa sempre la sua figura.

22/11/’63 è, a mio avviso, uno dei migliori romanzi del Re ed è impossibile non rimanere catturati ed affascinati dall’intreccio e dalla vivacità dei personaggi… proprio come succede anche al protagonista.

E anche altre cose. La gente che si salutava per la strada dicendo: “Howdy”, la gente che mi salutava con un cenno passando in automobile, Al Stevens che accompagnava me e Sadie al tavolo in fondo al locale (per lui era ormai il nostro tavolo), le partite di cribbage nella sala insegnanti…. La mia via, la mia casa di legno, riabituarsi alla macchina da scrivere. Avere una fidanzata, i buoni sconto dal droghiere, vero burro sui popcorn del cinema.

“Casa” è guardare la luna che sorge sul deserto e avere qualcuno da chiamare alla finestra, a guardarla insieme con te. “Casa” è dove puoi ballare con qualcuno, e la danza è vita.

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