Giovedì 19 marzo si festeggia San Giuseppe, la festa del papà. Un appuntamento molto importante per rendere omaggio a una figura fondamentale nel percorso di crescita. Per quest’anno noi degli Amanti dei Libri vi suggeriamo questi libri che affrontano la tematica della paternità secondo diverse prospettive. E, perché no, potrebbero anche essere dei validi regali per piccolo pensierino ai vostri padri!
Stasera sto con papà di Nadine Brun-Cosme e Magali Le Huche
Edizioni Clichy
Stasera la mamma di Clara si è presa una «libera uscita con le amiche» e ha deciso di andare al cinema. È il suo papà che si occuperà di lei! Ma d’un tratto tutto sembra differente. Il bagnetto è più freddo del solito, il pigiama è a rovescio, il racconto della buona notte è letto troppo velocemente… eppure allo stesso tempo, con il suo papà, Clara si diverte tremendamente: tutto il bagno è pieno di schiuma, per dessert, papà tira fuori dal frigo un dolcetto super speciale, e prima di andare a letto, Clara ha diritto a due storie e tre bacetti. La pluripremiata Nadine Brun-Cosme (autrice di Lupo & Lupetto ) ama descrivere la quotidianità con parole semplici. In questo album ricco di humor e tenerezza, ci racconta la delicata complicità tra un padre e una figlia. Le illustrazioni di Magali le Huche non sono certo da meno: coloratissime, ricche di dettagli sui quali i più piccini si soffermano sempre volentieri.
La vita è una pizza di Stefano D’Andrea
Corbaccio
Quando si è bambini non si riescono a fare le cose da adulti. Ed è anche giusto perché se no crescere non avrebbe senso. E quindi i bambini non possono guidare la macchina, non possono usare il denaro e contrattare un prezzo o amministrare la giustizia. I bambini fanno i bambini. Di solito piangono quando hanno fame o sonno, o se si sono fatti male, e quando c’è una difficoltà chiamano la mamma. Però è vero anche il contrario. Cioè che gli adulti non sono più capaci di fare le cose da bambini. Per esempio non sanno correre felici per casa quando scoprono che per cena c’è il loro piatto preferito. Spesso non sanno nemmeno piangere quando qualcosa li rende tristi o disperati. Gli adulti non danno più tanta importanza ai bisogni primari come il sonno o la fame o farsi abbracciare da chi gli vuol bene, come se con il tempo fossero diventate tutte cose inutili. E invece no, nel fondo del nostro cuore, lo sappiamo benissimo che non sono cose inutili, ma tendiamo a dimenticarcene: per fortuna ci sono libri come “La vita è una pizza” che ce lo ricordano strappandoci un sorriso.
Se chiudo gli occhi di Simona Sparaco
Giunti editori
Viola è una trentenne come tante, della vera storia di suo padre Oliviero, e del rapporto fallimentare dei suoi genitori non sa quasi nulla. Come molti figli di divorziati della sua generazione, ha la sensazione di aver attraversato la vita come un reduce di guerra. Ha sempre subito il fascino del padre scultore, ma con la sua lontananza ha anche ereditato la paura dell’abbandono, e non vuole più concedergli attenuanti. Ha deciso di chiudere una porta lasciata per troppo tempo aperta, e di tenerlo lontano. Oliviero si ripresenta dopo molti anni di assenza per tornare nel suo paese d’origine a risolvere una questione importante; le chiede di accompagnarlo perché sente di avere un unico grande rimpianto: quello di non essere mai stato sincero con la propria figlia. Viola non riesce a resistergli e decide di seguirlo, sente di dover andare con lui. In questo viaggio conoscerà la verità su suo padre, sul suo rapporto ossessivo con la luce, su cosa si nasconda dietro l’assenza di colore delle sue opere. Ma conoscerà anche la sua terra d’origine, le leggende che nascono intorno al monte Sibilla, le storie delle antiche civiltà sibilline e delle donne che appartengono visceralmente a quei luoghi. Come nonna Antina, la “conciaossa” di Rocca, o Eufrasia, un’anziana sibilla che custodisce la magia di quelle terre.
Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo di Gianni Biondillo e Severino Colombo
Guanda
Un pomeriggio ai giardinetti pubblici. Due amici, vicini di casa ed entrambi padri, comprendono che non sono soli nell’universo. Ci sono altri padri come loro, e ce ne saranno sempre di più. Devono però passare da una condizione effettiva, ma «invisibile», a una più consapevole. Svolgono un ruolo e desiderano essere riconosciuti. Ogni mattina preparano la colazione ai figli, li portano a scuola, li vanno a riprendere, li accompagnano alle feste, a danza, in piscina. Non sono padri assenti, non sono padri autoritari. Eppure le madri «tutte casa e famiglia» li guardano con sospetto e le madri «in carriera» con diffidenza. Ma l’unione fa la forza! Così i due amici prendono una decisione: daranno voce a questi padri. Non hanno un nome, però. E i due amici se lo inventano: Pa3, che sta per Padri Autonomi di terza generazione o anche Padri al cubo. Ora, in queste pagine, vengono per la prima volta allo scoperto. Un libro agile, scanzonato, che parla di esperienze vissute in prima persona e che dice in modo divertente cose serie. Per riconfigurare l’immagine del padre nella nuova società contemporanea. Test e consigli pratici come nel più classico dei manuali. E poi intercettazioni, documenti segreti, parodie, interviste esclusive, recensioni, cruciverba.
Una casa di acqua e cenere di Kalyan Ray
Nord editore
Questo romanzo inizia con un delitto compiuto oggi, negli Stati Uniti. Crudele e misterioso come tutti i delitti. Anzi forse ancora di più. Chi poteva desiderare la morte dei Mitra, anziani e pacifici coniugi di origine indiana? E come mai l’assassino ha deciso di pugnalarli nel sonno, mentre dormivano abbracciati?
A questo punto, ci aspetteremmo di leggere d’indagini, di prove, d’indiziati. Invece no. Voltando pagina, ci ritroviamo catapultati indietro nel tempo, nel 1848, e lontano, in Irlanda. Perché la morte dei coniugi Mitra ha le sue origini lì, in quel Paese devastato dalla carestia, da cui fuggono due amici: il primo, Pàdraig, per uno scherzo del destino si ritrova su una nave diretta in India. L’altro, Brendan, s’imbarca verso l’America, convinto che il sogno di una vita migliore possa diventare realtà. La storia di entrambi – e quella dei loro figli, e poi dei loro nipoti… – sarà ricca di tutte le sfumature dell’avventura umana: incontri, passioni, tragedie, avventure, amori e tradimenti tracceranno un arabesco colorato e imprevedibile, che si dipanerà lungo il filo della Storia e del mondo intero. Ma sarà soltanto ai nostri giorni che i due fili si salderanno in un nodo di sangue… Perché noi tutti siamo come case, piene di ricordi e di emozioni. Perché noi tutti siamo come case d’acqua, in perenne movimento, talvolta limpide, talvolta oscure. Perché noi tutti siamo come case d’acqua e cenere: la cenere del passato, di chi ci ha preceduto, di chi ha amato e odiato prima di noi. Lasciandoci in eredità futuro.