25 Novembre: dalla parte delle donne, anche in libreria!

Oggi è il 25 novembre, quest’anno una data molto importante per vari motivi: il ritorno di Gilmore Girls, il tanto atteso black friday, una manna per i malati di shopping, ma soprattutto è, già da qualche anno, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Quello della violenza sulle donne è un tema molto sentito in tutto il mondo, motivo per il quale si è scelto di dedicare un’intera giornata alla sensibilizzazione. Proprio per questo abbiamo deciso di partecipare anche noi, consigliandovi una serie di libri proprio su questo argomento.

Il nostro viaggio nelle librerie inizia nel 1929 quando, nelle librerie inglesi, fa la sua comparsa Una stanza tutta per sè, un saggio di Virginia Woolf  che ripercorre la storia letteraria della donna. Il messaggio che Virginia Woolf vuole far passare è che, nonostante secoli di oppressione e silenzio, le donne hanno comunque la possibilità di rientrare nel mondo della cultura, costruendo una stanza che sia tutta per loro, in cui esprimersi senza catene e costrizioni. La rappresentazione perfetta di questa idea è l’ipotetica sorella di Shakespeare, anch’essa scrittrice, ma sbeffeggiata per il suo stato di donna e confinata quindi al ruolo di moglie/madre. Insieme, la Woolf vuole evidenziare come sia cruciale anche il ruolo delle donne, che devono riuscire a ribellarsi e abbattere questi muri che le costringono lontano dalla società.

Andando avanti nel tempo arriviamo al 1961, anno in cui Oriana Fallaci pubblica Il sesso inutile. Viaggio intorno alla donna. Il saggio della giornalista è una sorta di racconto/diario di numerosi viaggi che Oriana ha compiuto intorno al mondo, durante i quali ha incontrato culture molto diverse e diversi modi di vedere la donna e il suo ruolo all’interno della società. Quello che la Fallaci ha scoperto, viaggiando per oltre cinquantamila chilometri da Karachi a New York, passando per India, Indonesia, Hong Kong e Giappone è sconcertante e sorprendente insieme: la donna, in decine di Paesi nel mondo, altro non è che un complemento dell’uomo e della casa, un oggetto senza dignità, senza diritti, e soprattutto senza pretese. Donne con i piedi fasciati, spose bambine, ma anche intere comunità completamente autosufficienti gestite solo da donne. Decisamente l’opera migliore per scoprire cosa succede nel resto del mondo.

Tornando in epoche più recenti vogliamo citarvi altri due titoli: il primo è Leggere Lolita a Teheran, il best-seller di Azan Nafisi che racconta la storia di una coraggiosa professoressa di letteratura inglese a Teheran che, a causa delle pressioni del Governo, abbandona l’insegnamento per un seminario, nella sua casa, in cui legge i grandi classici della letteratura insieme a sette giovani donne. Nel corso del tempo, le ragazze stringono un rapporto molto solido e ognuna di esse, a modo suo, espone le difficoltà di essere donna nella repubblica islamica dell’Iran, a partire dall’imposizione di un certo tipo di abbigliamento e dalle difficoltà della vita quotidiana.

Il secondo libro è Ferite a morte di Serena Dandini, una serie di racconti in cui la voce delle donne vittime di violenze e abusi riescono finalmente a trovare il modo di esprimersi, per raccontare tutto quello che hanno subito.

“Eppure i bambini li hai sgozzati con una forza inaudita, alla polizia hai detto che dovevi farlo, per punirmi, io ero la tua schiava e non potevo rifarmi una vita libera da sola con i tuoi figli, che erano anche i miei, ma solo quando ti faceva comodo….”

Testi crudi, immagini forti come quelli delle scarpe rosse, scelti come simbolo di questa giornata, tutto per cercare di fermare questa follia. Anche partendo da una libreria.

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