
Autore: Georges Simenon
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Adelphi
Genere: Narrativa
Traduttore: Laura Frausin Guarino
Pagine: 189
Prezzo: € 12,00
Turista da banane, adesso ripubblicato da Adelphi, nasce da una costola de Il testamento Donadieu, il romanzo in cui Georges Simenon racconta l’ascesa e la fine del clan dei Donadieu, famiglia ricca e facoltosa.
In Turista di banane, infatti, ritroviamo Oscar Donadieu, il rampollo sopravvissuto alla tragedia della sua famiglia, che cerca una via di fuga, un’evasione illusoria e si imbarca per raggiungere Tahiti, dove si accorgerà che è impossibile sfuggire al proprio destino.
Oscar vuole passare la linea, tagliare i conti con il passato, sfuggire alle ossessioni e agli incubi legati alla triste sorte della sua famiglia. Vuole appunto diventare un turista da banane e confondersi a quegli uomini come lui che si perdono nella natura esotica e trascorrono il loro tempo tra sbronze malinconiche e la compagnia di belle donne di facili costumi.
Simenon racconta la caduta esistenziale di Oscar che credeva di raggiungere la pace sull’isola e invece si trova coinvolto nelle bassezze dei suoi connazionali che sono arrivati a Tahiti dal vecchio continente.
Quello che doveva essere un paradiso per Oscar Donadieu si rivelerà un inferno.
Nell’isola egli trova la corruzione, gli europei in quel posto meraviglioso e incontaminato hanno portato le loro bassezze e i loro vizi. Un degrado morale che ha contagiato anche gli indigeni.
Turista da banane è un romanzo drammatico e coinvolgente, un altro romanzo duro del grande Simenon con un personaggio che si troverà a fare i conti con la sua coscienza e soprattutto non riuscirà a sfuggire al suo destino.
Riuscirà il ragazzo timido Oscar Donadieu, che fugge dalla tragica fine che ha subito la sua famiglia, a trovare la sua dimensione in un’atmosfera esotica?
Come sempre Georges Simenon non fa sconti ai suoi lettori e soprattutto ai suoi personaggi. Le sue storie dure ci mettono tutti quanti davanti ai dilemmi della nostra coscienza, e ci costringono a fare i conti con le nostre miserie.