Autore: Leo Malet
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Fazi editori
Traduttore: Luigi Bergamin, Luciana Cisbaldi
Pagine: 505
Prezzo: 19.00
Jean Fraiger è un giovane francese come molti altri. Magro e di aspetto delicato, povero e con una istruzione scarsa, decide che la vita a cui è costretto non gli appartiene, che vuole molto di più. Questa spinta ad avere di più lo porterà a unirsi a una banda di anarchici, gente convinta di lottare contro il sistema e le sue ingiustizie che, tuttavia, usa proprio l’ingiustizia come mezzo per raggiungere i propri scopi. La vicenda si complica quando, durante una operazione, Jean e alcuni complici assaltano un furgone carico di denaro destinato ad sostenere la causa dello sciopero dei lavoratori. Nell’assalto, una guardia rimane uccisa e Jean è riconosciuto da altre persone e costretto alla fuga per sfuggire alla giustizia. Jean però è anche un uomo dolce e premuroso, innamorato di una donna splendida di nome Gloria. Per Jean non esiste nessuna al mondo come lei, la corteggia, la riempie di premure e si mostra un uomo dolce e premuroso, nascondendo quella parte più oscura di sé, l’anarchico idealista pronto a uccidere per raggiungere i suoi obiettivi. Ma l’amore per Gloria è destinato a non avere mai soddisfazione perchè lei è una donna sposata. Non esiste un finale felice per Jean Fraiger. La sua natura viene scoperta e rivelata, la giustizia lo trova e il finale è destinato a essere qualcosa di devastante. Chiusa la storia di Fraiger e del suo dramma esistenziale, inizia la storia di un orfano, André, e del suo amico Milo. La vita ha già offerto loro moltissimo dolore ma non sembra che la ruota della fortuna voglia girare in loro favore. Iniziano a lavorare ma il mondo del lavoro degli anni ’20 del secolo scorso è un mondo selvaggio e privo di anima. Per sopravvivere i due sono costretti a inventarsi ogni sorta di truffa e di sotterfugio per ottenere dei soldi nella speranza che la vita possa migliorare.
La terza storia è quella di Paul, un piccolo truffatore dei vicoli parigini, improvvisamente accusato di essere un assassino seriale. Come sia successo e se sia effettivamente lui il mostro che ha ucciso tante persone, non è chiaro nemmeno a Paul che rimane tormentato da incubi in cui una visione spaventosa gli appare. Mentre cerca di venire a capo di questa vicenda, la spirale di violenza si intensifica e la vicenda di Paul trova la sua conclusione.
Tre storie, tre protagonisti diversi in momenti diversi che non sono legate tra loro in alcun modo se non attraverso il filo comune della disperazione e della disgrazia. Una sorta di nuovo “ciclo dei vinti” che, spezzando l’ottimistico messaggio troppe volte propugnato nel pensiero positivo contemporaneo, mostra come la vita sia molto diversa dal “se lo vuoi, puoi” divenendo più vicina al biblico “a chi ha verrà dato e a chi non ha verrà tolto anche quello che non ha”.
Non esiste redenzione, non esiste speranza. I personaggi, complessi nella loro forma e nella loro psiche, sono come corde di uno strumento, tesi verso una luce che non li illumina mai e destinati a spezzarsi e a cadere nelle tenebre.
La scrittura di Mallet, dura e lenta nelle fasi iniziali e più libera e incalzante nei momenti in cui la vicenda inizia un climax ascendente, segna in modo indelebile anche il suo lettore. Affascina e ripugna, esalta e sconfigge.
Pubblicato da Fazi editore, Trilogia Nera, che racchiude i tre romanzi delle tre storie sopra riportate, è una lettura aspra ma interessante che vale la pena di leggere non solo per scoprire qualcosa di nuovo o per riscoprire un autore come Mallet (uno dei più grandi scrittori di noir mondiali) ma sopratutto per lo stile narrativo utilizzato dall’autore, uno stile misto che è in grado di suscitare grandi emozioni e molti dilemmi.