Da neo-papà la presentazione del libro “Non esiste solo la cinghia” di Stefano Manca e Davide De Filippi è stata l’occasione di un incontro per così dire “provvidenziale”. I due autori, scrittori e comici, mi hanno saputo sollevare con il sorriso da un momento di sconforto in cui molti (se non tutti) i neo genitori incappano nei primi mesi di vita del bambino, quando quest’ultimo non si sta rivelando così “gestibile” come ti hanno detto al corso pre-parto.
Ma non esistono già abbastanza libri che insegnano e suggeriscono come educare un bambino?
È assolutamente vero. Ci sono migliaia di metodi, tecniche miracolose e riti propiziatori per educare il tuo bambino a diventare Santo, ben educato, non capriccioso e autosufficiente non appena si torna a casa dall’ospedale. Il problema è che, dato che siamo tutti diversi e i bambini sono tutti diversi, non sempre si possono mettere in pratica i buoni consigli e inevitabilmente si cade nello sconforto, senza vedere la luce in fondo al tunnel.
Cosa dunque differenzia il vostro dagli altri?
Il nostro è un libro fatto per ridere di sé e del problema (che è passeggero, abbiamo 5 figli in 2 e ci siamo passati). Si può considerare un “approccio di pensiero” e non un libro di ricette. Crediamo che la chiave sia quella di supportare e sopportare la situazione di tensione prendendola con filosofia, perché basta davvero un niente per generare un conflitto atomico con la propria compagna, che spesso si sente non capita. Ecco, l’espressione giusta è: “Corso pre-parto per padri”.
Come si possono gestire i parenti (soprattutto nonne) troppo opprimenti?
Nel nostro libro noi la chiamiamo “la faida”: una massa abnorme di gente che sforna consigli e pensa di aiutare i genitori, facendo esattamente l’opposto. Noi consigliamo un piccolo trucco facile e veloce: “prendete un cacciavite e staccate il citofono; non state a scegliere filo rosso o filo blu: tagliate tutto!”
Ma è solo il mio bambino che ha le coliche, non dorme e consuma 18 pannolini al giorno?
Tutti i genitori (soprattutto quelli conosciuti nel gruppo preparto) mentono e non poco. Ti dicono che il loro bambino dorme 10 ore di fila senza fiatare e loro sono belli freschi e riposati, fanno jogging, aperitivi e cinema senza problemi? Tu rispondi al rialzo: il tuo bambino a 2 mesi e mezzo dorme 12 ore, mangia da solo con forchetta e coltello e sta imparando a suonare il basso.
Lasciate un messaggio ai vostri lettori
Tutti sono passati, tutti passano e tutti passeranno prima o poi da questo momento. La base è cercare di evitare di non trasmettere quella programmazione (tipica dell’età adulta) al proprio bambino. Non diciamo proprio di fregarsene, ma di sorridere e sfruttare l’entusiasmo per trascinare tutta la famiglia con sé. Se ci facciamo prendere dallo sconforto e siamo pessimisti, ovviamente tutto diventa più difficile.