
Autore: Luigi Garlando
Data di pubbl.: 2018
Casa Editrice: Solferino edizioni
Genere: Romanzo per ragazzi
Pagine: 224
Prezzo: 15,00
Luigi Garlando l’ha fatto ancora: è riuscito a stupirmi, con una nuova, originalissima storia. Lo scrittore e giornalista della Gazzetta dello Sport, conosciuto dai giovanissimi per la serie “Gol!” e per libri come “L’estate che conobbi il Che” (Premo Strega Ragazzi nel 2017), sa parlare al cuore dei ragazzi. Con una scrittura ricca e godibile, sa trattare qualunque tema in modo rispettoso e riflessivo, passando senza problemi dall’eroe della rivoluzione cubana al Papa.
Nel suo ultimo libro, “Quando la luna ero io”, edito da Solferino, ci porta in un paesino meridionale all’alba dello sbarco sulla luna, nell’estate del ’69. E riesce a farci sognare l’impossibile. Come succede a Libera, la giovane protagonista che vive con la nonna Rebecca e la bisnonna Regina alla Bruciata, una casa circondata da vigneti che si trova su una collina, temuta dagli abitanti di Sant’Elia del Fuoco. Gira voce infatti che le donne della Bruciata – in cui si producono vini gustati da tutti gli abitanti – siano streghe. Libera non ha mai dato corda a queste voci: lei ama la sua famiglia, e la libertà che contraddistingue le sue giornate. La ragazzina adora arrampicarsi sugli alberi, girare in bicicletta e giocare con gli amici Pio, Elia e Sotero. Unico neo è l’assenza della mamma, che si è trasferita a Liverpool con la missione di cambiare il mondo a suon di proteste e di far successo con la sua band. Libera vorrebbe tanto che venisse a trovarla più spesso, ma ora non è il momento per essere tristi: siamo a pochi giorni da un evento che cambierà per sempre la storia dell’umanità. L’uomo si prepara ad andare sulla luna e Rebecca, ex astrofisica, sta facendo il possibile per portare il televisore in piazza e far assistere gli abitanti del paese a questa eccezionale impresa, che accomuna tutte le persone del mondo, non senza però incontrare ostacoli e opposizioni. Libera e suoi amici vogliono sapere ogni dettaglio e curiosità sulla missione Apollo 11, e la protagonista non sta più nella pelle: se davvero l’uomo è capace di arrivare sulla luna, tutto è possibile, forse anche che sua mamma faccia ritorno.
Garlando, con la delicatezza che contraddistingue la sua scrittura, ci guida attraverso i pensieri e le emozioni dei protagonisti, allo sbarco sulla luna, spiegando passo per passo anche gli aspetti scientifici in modo chiaro e accattivante. Consigliatissimo a partire dai 10 anni.