Autore: Gillian Flynn
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Piemme
Genere: Giallo e thriller
Traduttore: Barbara Murgia
Pagine: 430
Prezzo: 19.50€
Ritorna sul grande schermo Gillian Flynn con il secondo film tratto da uno dei suo libri, dopo il successo de L’amore bugiardo ora è la volta di The Dark Place (Nei luoghi oscuri), un libro del 2012 che molti stanno rispolverando proprio grazie alla trasposizione cinematografica. Io vi parlo da purista, per la quale il libro è sempre meglio del film, e posso dirvi che rispetta fedelmente lo stile della Flynn, un mix perfetto tra la sottile perversione de L’amore bugiardo e la suspance agghiacciante de Sulla Pelle.
L’autrice con questo suo secondo libro ci porta nel Kansas della sua infanzia, nel pieno della crisi economica del governo Regan, senza troppi convenevoli ci convoglia nella tragica storia di Libby Day, unica superstite della catastrofe che colpì la sua famiglia.
«Ho della cattiveria in me, reale come un organo. Mi dilania il ventre e può scivolare a terra, carnosa e scura, tanto da poterla calpestare. È il sangue dei Day.» (p. 6)
La notte che le portò via tutta la sua famiglia era ormai lontana quasi vent’anni, ma ha continuato a condizionare e a sfibrare l’esistenza di Libby, fino a farla una giovane adulta apatica e insicura di tutto. Ma Libby non è completamente sola, il suo fratellone Ben è vivo e vegeto in prigione, accusato dell’omicidio della sua famiglia. L’unica persona che le è rimasta al mondo è proprio la stessa che, quel mondo, l’ha distrutto. Il mondo di Libby, ormai trentenne, è fermo a quella fredda notte, per un colpo di fortuna riesce a scappare da casa sua mentre dall’altra parte della porta sua madre e le sue sorelle esalavano l’ultimo respiro. I problemi si sa, sono sempre di quelli che restano, che in cambio della vita devono convivere con la consapevolezza che non sarà mai una vita normale. Libby un giorno entra in contatto con il Kill Club, una vera e propria associazione di feticisti del crimine, che riusciranno a mettere in discussione tutte le sue certezze. Le domande che aveva cercato di seppellire durante gli anni riemergono nella sua mente costringendola a tornare indietro in un passato che non ha mai smesso di tormentarla.
L’uscita al cinema della trasposizione cinematografica di questo thriller è un’ottima occasione per ripercorrere l’infanzia della piccola Libby, in un perfetta rete di coincidenze che porteranno il lettore alla scoperta del vero carnefice. Un libro in grado di lasciare senza respiro fino all’ultima pagina grazie soprattutto alla scomposta caratterizzazione dei personaggi che non risultano esser mai uguali a loro stessi, ogni loro frammento rappresenta uno scompiglio rinvenibile solo nei nostri luoghi oscuri.