Autore: Nicola Pugliese
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Bompiani
Genere: Narrativa
Pagine: 183
Prezzo: € 16,00
È singolare la storia di Malacqua, il romanzo di Nicola Pugliese, uno dei libri più belli del nostro secondo Novecento.
Il romanzo uscì da Einaudi nel 1977, grazie al fiuto di Italo Calvino, e diventò subito un caso letterario.
Singolare e unico era anche il suo autore, che non volle più ripubblicare in vita il suo libro.
Pugliese fece, come Salinger, si eclissò in un piccolo paese dell’Irpinia. Ma il suo libro fu considerato un capolavoro dai critici e quando andò fuori commercio i lettori si passavano in fotocopia quel romanzo diventato ormai introvabile.
Bompiani pubblica in una nuova edizione Malacqua che ha per sottotitolo Quattro giorni di pioggia nella città di Napoli in attesa che si verifichi un accadimento straordinario.
Pugliese racconta Napoli vista dalle spalle, dove sottrae pagine al sole.
Lo scrittore immagina la sua città assediata da quattro giorni di pioggia assurda e battente.
Nel suo romanzo la racconta come una città dolente sulla quale si è abbattuto un evento fuori dal normale che potrebbe cambiare per sempre la vita.
In questi giorni incerti i napoletani sono assaliti da una terribile angoscia e rapiti dall’attesa di qualcosa di eccezionale.
Questa pioggia cominciata la notte del 23 ottobre potrebbe mutare “la prospettiva delle cose”.
Sotto il ritmo incessante della pioggia, Pugliese racconta l’esistenza di Napoli, una città che è piombata in un grigio inconsolabile e scoraggiante in cui l’attesa era diventata una malattia vibrante, progressiva, che afferrava la gola e stringeva il cuore in una morsa.
«Perché è inutile girarci e rigirarci intorno, del tutto inutile: qui siamo tutti in attesa che succeda qualcosa Non sappiamo, no, non sappiamo nessuno: ma da qualche parte qualcuno sta preparando di certo. E accadrà inevitabilmente».
In attesa dell’accadimento straordinario, la città e i suoi abitanti subiscono l’assedio della pioggia, come noi uomini inermi nella vita subiamo quotidianamente l’assedio del male.
Ci sono tutti i presagi per un mutamento della prospettiva della vita. In attesa dell’accadimento straordinario, la pioggia continua a cadere e tutto sempre assurdo e insensato.
«… adesso c’è tutto questo tempo che passa e passa senza significato alcuno e c’è questa triste consapevolezza di dentro e questo cielo grigio come ieri e come domani».
Una pioggia torrenziale assedia Napoli mentre presenze grigie scardinano i pensieri, confondono gli occhi.
La pioggia cade, non vuole fermarsi, tutti sono in attesa che succeda qualcosa.
Il presentimento oscuro e fastidioso dell’attesa è il tormento di una città che fai conti con lo smarrimento e il turbamento.
Malacqua è un romanzo terminale in cui l’assurdo è l’enigma da svelare. Ma la pioggia continua a cadere, forse cambia la prospettiva delle cose. Si attende. Cosa? Chi? Che cosa? Intanto non si intravede il giorno in tutto questo grigio sconfortante e irremovibile.
Piove e nemmeno l’ombrello è più un riparo sicuro.