Autore: Andrea Malabaila
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: Spartaco Edizioni
Genere: romanzo -biografia
Pagine: 248
Prezzo: € 15,00
I nonni diventano spesso i nostri migliori amici, i supereroi della nostra infanzia, indimenticabili e insostituibili. Sarà forse perché non appartiene a loro il compito di educare i nipoti, ma solo quello di dare indicazioni di massima, d’impartire l’occasionale rimbrotto e per il resto di divertirli, giocare con loro, raccontare storie vere o inventate, creare per quelle piccole creature mondi meravigliosi che ricorderanno fino all’ultimo giorno della loro vita. Andrea Malabaila, torinese, classe 1977, scrittore di libri e novelle, collaboratore per TorinoSette de La Stampa, fondatore, nel 2007, della casa editrice Las Vegas e insegnante di scrittura creativa, ha compiuto con questo splendido libro un piccolo miracolo: raccontare in prima persona l’umanissimo, divertente e struggente rapporto con il suo nonno materno, Natale Pennello, a ridosso della morte di costui ormai ultra novantenne.
Un libro intenso, ricco di pensieri e annotazioni che è anche una cavalcata nella storia italiana. Una cavalcata che parte da Cuneo, nel 1924, anno di nascita di nonno Natale, e termina in una clinica per anziani a Torino ai giorni nostri. Natale ha attraversato gli anni del fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, il boom economico. Ha sposato la ragazza della sua giovinezza, Mariuccia, ha avuto una figlia, Laura. Ha persino vinto la Lotteria e lavorato per tutta la vita come linotipista in una grande tipografia torinese dove si stampavano, fra gli altri, libri di autori come Cesare Pavese. Magari non c’è nulla di straordinario in questo, ma ciò che rende straordinaria la vita di nonno Natale è il suo rapporto con il nipote e il mondo, un rapporto ironico, divertito e un po’ sbruffone, ma sempre rigoroso e corretto, e soprattutto il modo in cui Andrea Malabaila ci racconta tutto questo. Ai capitoli che narrano la vita di Natale e della moglie, si alternano quelli legati all’oggi, alla malattia, alla sofferenza, al distacco da ogni cosa che Natale sta vivendo nell’ultimo periodo della sua esistenza. Capitoli in cui il nipote Andrea mette a nudo la propria anima fra dubbi e incertezze, fra ricordi indelebili e dolore per la perdita imminente di una figura cardine della sua vita.
Non è facile scrivere una storia quando il suo principale interprete, nonché persona amatissima, non c’è più. Quando è ormai impossibile chiedergli come davvero siano andate le cose. Verità o frutto della fervida immaginazione di Natale? Vorremmo avere ascoltato di più, chiesto di più, conservato e registrato di più.
Con fatica, sofferenza e profonda capacità di autocritica, Andrea Malabaila non solo ha ricostruito in modo mirabile, pieno di amore e ammirazione la vita di nonno Natale e le epoche da lui attraversate, ma è riuscito a portare a termine un compito ancor più gravoso: venire a patti con una perdita lacerante, accettare l’assenza rendendola eterna e consolante presenza. Una lezione che ciascuno di noi dovrebbe imparare.
“Per cui, nonno, se non ci sei in questo adesso, continui a esserci in tutti quegli adesso che hai vissuto. Quello che ti è successo non potrà mai eliminarli. Quei momenti saranno sempre lì, e tu con loro.
Hai solo smesso di aggiungere nuovi episodi…” (pag. 236)