L’ElzeMìro – Lettere alla dr.ssa Dedgyakéli* – Lettera duodecima, aprile 5, Faccende domestiche

larger          George C. Tooker (1920-2011) Un ballo en Maschera,1983, litografia, RoGallery

Cosa vuole dottora, posso scrivere, già tanto, vivere non saprei se pleonàsma o neoplàsma, anyway Schelmerei; tutto passa in me stile fantasma, proustatite camusiforme, il potrebbe; mica l’è  o il fu, sòma, somma tutto sommato di così lieve entità che, direi…. i condizionali hanno che condizionano, sanno nemmeno loro che cosa; confessare che ha vissuto, quello lì confondeva respirare e trombare, soprattutto metterglielo alla poesia, Alcèo Cilecca si fa presto a fare le pìttime. La linea ferrata è la mia linea di demarcazione, evidente, sospensione pneumatica, corrente d’ariel, il treno respiro, canto, arte; l’antidoto. Me virus singolare. Plurali viaggiano, scommettere anche qui, contare su quanti sono seduto, miriadi attaccati alle mie braghe, scendo, li scrollo e alè oh, au grand air, viaggiano in qualche sudore, pelo, sternùto, tutto va ben madama la marchesa. Ognuno di noi è la fantasia di qualcun altro, escluso se stesso, chi è dove l’è; quel che si è, non c’è, e a condizione di accettare sorprese. Lei capisce da sola che il suo supposto sapere bubbola nell’immaginario, non del tutto mica dire, schema, modello però, κατηγορίαa. Schelmerei, bricconata, pirlata, m’intenda, lògobàrdo per ~. Corazza altraménte. 

S’è capito o nonse che sbarcare dal treno ahiahiahi. M’ascolti questa. Il treno che fila, s’infila in un vèspero viola ma, plötzlichtb nemmeno le otto, frena, abbriva riva vaa aa, blocked out, Montdôme fermata più che stazione, campi e campi d’intorno e grilli oh grilli, a milioni, fantôme électriquec, barlume di luminarie a tampone; si scoprirà il Titivillod, domani; corrente tagliata, sabotaggio, attentato. Intanto tutti sugli autobus là fuori pronti a minuti e via, dove siamo, al paese lassù, ombra tutta mura e torrioni, medioevo riconvertito turistico, ma al buio brilla l’idea che gli dèi volessero tenerci all’oscuro. Alberghetto ristorante in piazza ’azz, dell’Inquisizione, targa di latta repubblicana, chiesa madre e alberibelli, oh bergamotti e chinotti, tre filari; curioso, per piazza di solito intendono disadorne fornaci, i comuni. Bon, cena ospitale a charme di candela, me omelette salata, crème ghiacciata. Poi, stanza sulla piazza, ma guarda, Titivìlli scolpiti sui pilastrini della finestra. Nanna che ronfo che ronfo, le due le tre finché dómdòm campanòn dómdòm. M’affaccio, autodafé della piazza, vampate di fuoco, m’allùcino no, bergamotti, chinotti tutti brulotti. La folla, alalà, scappiamo scappiamo, fumo, chiassi, la piazza alla brace, chimica puzza da vomitare…. Qualcuno voleva la fine dei belli alberibelli, sicché kerosene, quintàlitri giù sulle aiuole, sui tronchi; poi hvuum. Diochevammazza, assente.

Schermata 2017-05-09 alle 10.57.18

a categoria. Qui a segnalare il senso proprio, in greco, di accusa, imputazione o di predicato grammaticale.

b intraducibile, tedesco; aplologia tra plötzlich, avv. di colpo, e Licht, n. luce. Come altrove per l’Ignoto il termine  esprime il suo valore, significato, nel suono.

c Località  immaginaria. Alla lettera Monduomo o Monte cupola. Di seguito  fantôme fantasma elettrico.

d Titivillus,, uno dei servi di Belzebù. Demonietto medievale dell’imprevisto, dell’errore che cade sulla pagina dell’emanuense . Qui per estensione l’improvvida ventura.

* cfr. https://wp.me/p1nPRU-147

Pasquale D'Ascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi di questa rivista  sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito

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