L’ElzeMìro – In the Limelight

Cayetano de Arquer Buigas Ohh! National Portrait Gallery

L’absolu n’a besoin de rien. Ni de dieu, ni d’ange, ni d’homme, ni d’esprit, ni de principe, ni de matière, ni de continuité. Antonin Artaud. Heliogabale ou l’anarchiste couronné. L’assoluto di nulla ha bisogno. Non di dio, non d’angelo, non d’uomo, non di principio, né di materia, né di continuità.

Da nove anni, stretto il nodo della stesso opaco papillon, eh bè sé stesso accomodato nello stesso abito da sera, dal vapore e dai lavaggi a secco logorata memoria del suo essere stato, della ribalta al lume, da una ballerina didon’abbandonato, in quest’ora ai muri il professor di greco dice che la ballerina è un ostensorio, il maschio un accessorio; utile a magnificare l’impresa delle gambe réttili retrattili ptèrodàttili di lei, copulative improprie; la ballerina non copula ch’è neutra, ne uter uterus erotico perciò stesso astratto, dice il professore. Ma ogni gesto, il sorriso automatico, il viso figé, sono sì una captatio e non di benevolenza, une invitation à/de la danse macambré; gesto sans pensée ni arrière ni devantière, lì dal doble paso en pointe, taqueté, all’hesitation dell’arabesque e oltre fino all’elevazione del gran jetéa, spalanca la ballerina come triglia sfilettàta, vulva senza concessioni, allusioni, istruttoria, non edùle ostia, dice il professore. Via dal marmo su su su…. è la ballerina all’origine origine del mondo…. guardare alla danza delle particelle…. una traccia metafisica…. (sottovoce) göttliche Brauchbarkeita (riprende c.s.) il maschio sassolino di Pirra o declinazione di muscolosa costola del Caso…. Τύχη…. tìcchete tiqueté concluderà la propria esistenza con un arrivederci e grazie della vostra visita alle arti…. tutte musagèti inodori…. blitz, così dice il professoreb.Gli umori dopo i sudori dopo i dolori sono di qualsivoglia prestanome estranea che torna dell’Èrebo alla nebbia, dice il professore. Da nove anni egli non riconosce feste o vacanze né tali né natali, né postali così che oggi, come d’uso, è venuto a dar lezione a scuola vuota; non capisce ma constata la familiare perplessità dei custodi che gli hanno aperto, all’ordine del preside obbedienti di non contrariare l’a dir poco equìno professore, Adelante por supuesto Alejandro, replicherebbe Pedro a Manzoni. Ebben seduto in cattedra, nell’aula grigia e vuota, Ma non sorda, il professore dice, Tutto’è danza…. filosofie musiche pitture enfin poesie letterature…. sinerèidi sirenelle…. per praticarle, e, con l’usata intensità di accenti che le sue dita e i piedi a menadito battono, prepara il professore la sua tirata di gran tragediatóre, Per praticarle il sassolino decaduto trovi sua minerale gemella o resterà com’è…. Il professore coi muri vive in totale fratellanza, sa che l’attenzione non regalano, la prestano, duchesse oh se le vede assentire le crepe dell’intonaco. Esausto osserva le cicatrici delle sue scarpe di vernice nera, la miseria dei polsini cuciti. Quadro che Goya non osò, Idolo, conclude il professore, Neutro singolare…. capodannato. 

a ai giochi di parole occorre adattarsi o perire ché tutto lo scrivere è giocarci. Qui in ogni modo i termini oscuri ai più, sono del glossario coreografico, taqueté, passo in punta rapido e ripetuto; per la descrizione di arabesque e gran jeté, nonostante siano facilmente intuibili , rimandiamo a questo http://www.campaniaartedanza.com/Pag/DizionarioDellaDanzaPag01.html#j  o altri vocabolari o a qualche immagine. Anche più sopra con arrière e davantiére – termine questo inesistente se non qui – si mescola il dire comune a quello tersicoreo.  Il risultato è inesplicabile alla ragion fattuale. Macambré è gioco tra macabre, macabro, cabré, impennato e cambré, flessuoso, arcuato, posizione con la schiena ad arco all’indietro. Più sotto Ticheté è crasi tra  il greco tìche e il francese che per tiqueté  intende macchiato. 

b Qui l’Elzemìro  pratica un ribaltamento del mito genetico di Deucalione e Pirra, vedi in Treccani: è il maschio a ritrovarsi sasso di Pirra, la femmina di Deucalione;  l’allusione alla costola è non solo ribaltata ma attribuita nel caso, a Tiche, Τύχη, LA Caso, dove ancora si deve notare il valore ambiguo del termine, sorte o caso, fortuna o accidente;  per il racconto biblico cfr. in Maria Brutti http://www.bibbiaparola.org/bibbia_parola.php?id=35 o fonti affini. di oscura interpretazione; tedesco goettli’he brau’hbarchait, alla lettera divina utilità

Pasquale D'Ascola

Pasquale Edgardo Giuseppe D'Ascola, già insegnante al Conservatorio di Milàno della materia teatrale che in sé pare segnali l’impermanente, alla sorda anagrafe lombarda ei fu, piccino, come di stringhe e cravatta in carcere, privato dell’apostrofo (e non di rado lo chiamano accento); col tempo di questa privazione egli ha fatto radice e desinenza della propria forzata quanto desiderata eteronimìa; avere troppe origini per adattarsi a una sola è un dato, un vezzo non si escluda un male, si assomiglia a chi alla fine, più che a Racine a un Déraciné, sradicato; l’aggettivo è dolente ma non abbastanza da impedire il ritrovarsi del soggetto a suo Bell’agio proprio ‘tra monti sorgenti dall’acque ed elevate al cielo cime ineguali’, là dove non nacque Venere ma Ei fu Manzoni. Macari a motivo di ciò o, alla Cioran, con la tentazione di esistere, egli scrive; per dirla alla lombarda l’è chel lì.

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