Le indegne – Agustina Bazterrica

Titolo: Le indegne
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Francesca Signorello
Pagine: 189
Prezzo: € 16,00

Agustina Bazterrica, scrittrice argentina, dopo Cadavere squisito torna con un altro romanzo distopico.

Sempre da Eris esce Le indegne e siamo dalle parti de Il racconto dell’ancella, il famoso romanzo di Margaret Atwood, ma senza speranza, con risvolti tragici e senza lieto fine.

Una donna senza nome imprigionata nella Casa della Sacra Sorellanza (dopo che il mondo ha attraversato la catastrofe definitiva) scrive di nascosto quello che chiama il libro della notte in cui racconta la lotta per la sopravvivenza in questa specie di convento femminile che accoglie numerose donne sopravvissute, alcune considerate indegne, altre illuminate da preservare.

Nella Casa vige un rigido ordine religioso (“senza fede non c’è salvezza” è il mantra ossessivo) è una gerarchia in cui ci sono le serve, donne contaminate buone solo per le mansioni umili, le indegne, che hanno il compito di servire quelle che sono sante, le elette, donne che predicano il messaggio del nuovo dio e le illuminate, donne che hanno l’onore di stare accanto a Lui.

Poi c’è la Sorella Superiora che è la voce di Lui, che potrebbe essere dio.

L’indegna senza nome scrive da clandestina, nasconde i fogli del diario ma ha il coraggio di raccontare quel mondo chiuso fatto di restrizioni, umiliazioni e punizioni corporali.

«Non sappiamo in che anno viviamo. Spero che se qualcuno leggerà queste pagine, lo farà da un mondo in cui il tempo si misura artificialmente, anche se sappiamo che si tratta di un costrutto umano, anche se intuiamo che dietro tessuto numerico non c’è nient’altro che il presente».

Nel mondo oppressivo della Casa della Sacra Sorellanza la crudeltà e la cattiveria sono di casa tra le donne che venerano il dio ingannevole, il figlio mendace e la madre negativa e l’indegna senza nome consapevole di essere eretica scrive sul suo diario clandestino del dio che non ha saputo porre freno all’avarizia e alla stupidità del suo gregge, il dio che ha lasciato che avvelenassero il nucleo dell’unica cosa che importava veramente. “Non bisogna nominare né guardare quel Dio che ci ha lasciati alla deriva in un mondo intossicato».

Le indegne è un romanzo dalla potenza deflagrante perché Bazterrica è una scrittrice che non ha nessuna intenzione di offrire al lettore facili consolazioni.

In questa sua nuova distopia la scrittrice argentina turba i lettori con un linguaggio diretto in cui la colpa, la violenza, il controllo sociale e soprattutto la natura oscura e illusoria della religione sono gli elementi centrali di una narrazione agghiacciante e inquietante che conduce a una vertigine nichilista e coinvolgente in cui nessuno si sentirà escluso.

Con Le indegne Agustina Bazterrica si conferma una straordinaria scrittrice disturbante che come la protagonista prova a catturare il presente da un immaginario post-apocalittico, quell’istante che svanisce a ogni parola mentre andiamo verso la fine del mondo.

Anche lei scrive il suo libro della notte, che diventa il nostro, ed è spietata quando racconta che nulla ci salverà dall’apocalisse finale, nemmeno dio e la sua presunta fede.

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