Neanche un nubifragio riesce a fermare gli studenti dell’università di Pavia, hanno lavorato fino alle 4 del mattino nella biblioteca universitaria di San Tommaso per salvare i libri di filologia classica dall’acqua.
Un foglio di carta assorbente per separare le pagine e asciugare l’acqua che impregna la carta, con una media di un’ora a libro i ragazzi sono riusciti a salvare oltre 400 volumi danneggiati dalle infiltrazioni del tetto.
«Gli studenti si sono autoconvocati, sono stati generosissimi, hanno lavorato fino alle 4 di notte – spiega Giorgio Panizza, delegato del rettore al sistema bibliotecario – Abbiamo salvato il salvabile. Purtroppo l’acqua si è infiltrata dal sottotetto ed è colata sopra i libri. Se ne sono accorti appena in tempo, prima che la biblioteca chiudesse»
Poco prima che chiudesse la biblioteca si sono accorti dell’acqua che gocciolava dal soffitto e in men che non si dica hanno messo in modo la macchina salva-libri. Un gran bel gioco di squadra, dove i volontari sono sempre ben accetti visto che il lavoro da fare è ancora molto, dove la pazienza e l’amore per i libri sono i requisiti fondamentali.