La fiducia dei piedi scalzi – Elvira Scorza

Titolo: La fiducia dei piedi sclazi
Autore: Elvira Scorza
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Bertoni
Genere: Poesia
Pagine: 54
Prezzo: 14 €

In un totale accoglimento dell’attimo, come se il dopo non fosse più importante, si muovono le parole delle diciannove poesie di questa raccolta.

L’amore di cui ci parla Elvira Scorza non è quello “platonico”, bensì quello che si vive, lo scegliersi per caso per sudarsi addosso le tristezze. È quello che si attraversa a piedi scalzi, anche se il terreno sul quale si cammina non è sicuro. Insomma, l’amore è una scommessa che spesso si perde ma giocare è sempre affascinante e, dopotutto, la vita è un gioco che la serietà rende banale.

Cosa resta dei nostri amori passati? Ricordi, direbbe qualcuno, e le parole della Scorza sono anche dedicate alla memoria di quei momenti che ci accompagneranno per sempre e che nessun nuovo amore spazzerà via, perché ogni ricordo risponde al nostro bisogno di esistere. Amare vuol dire esistere, anche l’attesa è testimonianza del nostro esserci.

Di domani in domani/io m’aspetto che tu non verrai ma contavo/sull’incapacità del fato di aspettare.

È qui che si annulla il tempo, in quanto passato, presente e futuro diventano solo punti cardinali della nostra razionalità. Viviamo perché ci diamo un senso, aspettiamo perché speriamo che i nostri desideri si avverino, ma se ci fermiamo un attimo scopriamo che tutto si ripete, che le nostre emozioni sono simili a quelle dei nostri avi. Ecco perché tutto è solo attimo.

Sei qui. Tu ci sei. E io ci sono/Ci siamo/Ci teniamo per mano/E insieme siamo una cosa semplice.

La “cosa semplice” è proprio questo momento che ha un peso, che graverà sulla memoria anche quando saremo pezzi di carne scossa dal rimorso, rancori presi a calci, odi nascosti.

Di queste parole son fatte le poesie di Elvira Scorza, che sono modellate da uno spirito di teatralità che viene ben descritto da Marzio Badali, autore della prefazione. In fondo, cos’è l’amore se non recitare davanti a una nutrita platea di emozioni che sarà pronta ad applaudirci o a fischiarci, come se fossimo, nella gioia o nel dolore, protagonisti assoluti?

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Martino Ciano

Classe 1982, vive a Tortora, comune della provincia di Cosenza. Promesso ragioniere, lascia la partita doppia per la letteratura, la poesia, la musica e il giornalismo. Si laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Attualmente è corrispondente per l’emettente televisiva Rete 3 Digiesse. Nel 2011, l’incontro con Gli amanti dei libri, per cui cura la rubrica Amabili letture. Collabora anche con le riviste letterarie Euterpe, Satisfiction e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Ama scrivere racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati su siti e riviste on-line. Tra questi, La logica del difetto è nel catalogo dalla Bla - Bookmark Literary Agency di Paolo Melissi. La sua pagina personale facebook è Dispersioni 82. AMABILI LETTURE: I libri che mi piacciono, i classici che mi hanno formato, il profumo delle parole che mi hanno riempito l’anima. Sono un lettore anarchico, che si sposta da un genere all’altro con il solo obiettivo di saziare le mie curiosità. Voglio condividere con voi le mie impressioni sulle opere che mi hanno reso un divoratore di parole. In questo spazio verrà data voce agli esordienti, agli autori dimenticati, ai poeti, ai sognatori, agli irregolari. La letteratura è arte e scrivere d’arte è il mestiere più bello del mondo.

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