Incidere le rune – George Mackay Brown

Titolo: Incidere le rune
Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Giorgia Sensi
Pagine: 153
Prezzo: € 15,00

George MacKay Brown è stato uno dei più grandi scrittori scozzesi del secolo scorso. Romanziere, drammaturgo e poeta, è nato e vissuto nelle isole di Orkney.

InternoPoesia per la prima volta nella lingua italiana pubblica un’antologia poetica di Brown.

Con immenso piacere scopriamo la sua poesia.

Incidere le rune dà conto della sua attività poetica attraverso una scelta di liriche tratte dalle sue raccolte.

Nel mondo di Brown troviamo il tempo e la ruota della vita e il racconto quotidiano dei suoi personaggi persi davanti al mare che non smettono di navigare.

Per Brown, il compito del poeta è interrogare il silenzio: «Sono l’ultima lampada spenta, / rientrati tutti i danzatori e le maschere, / il suo sguardo freddo / ha ripreso il suo vero compito, / interrogare il silenzio».

Silenzio da interrogare, vivendo nella completa dimensione della solitudine. Brown in questo contesto chiede conforto alla parola poetica. Nel suo mondo lirico c’è sempre posto per una musica da ascoltare, per un silenzio da indossare e interrogare.

«Uno dei piaceri dell’opera di Brown – scrive nella prefazione Kathleen Jamie – è la sua ‘accessibilità’. Benché la sua voce sia alta, lui parla della gente comune e dei loro problemi».

La sua poesia sprofonda sempre nel silenzio, nasce da uno stato pensante di solitudine ma non dimentica mai il mondo.

Brown danza con le parole e nelle sue ballate non si dimentica di ballare insieme alla sua gente di cui egli canta sempre l’epica quotidiana.

«I pescatori ritornano ai moli di gabbiani e aringhe. / I pastori riportano gentilezza alle colline. / Rimane solo uno stagnino / tra violini e infiniti racconti di cavalli».

A un certo punto Brown nella sua poesia nomina quattro poteri che secondo lui condizionavano la vita umana: Tempo, Destino, Caso, Mortalità e scrisse: «È questa la funzione della poesia: consentirci di fare i conti con quei poteri innegabili, che ci circondano da ogni parte».

Nella sua poesia si trova la vita quotidiana con i fatti dell’esistenza di ogni giorno. Attraverso le parole è stato testimone del suo mondo e della sua gente. Da poeta non ha mai spesso di interrogare il silenzio: «Ecco il lavoro dei poeti – / incidere le rune / poi accettare il silenzio».

È davvero straordinario in questi tempi urlati leggere e scoprire poeti che sanno interrogare e accettare il silenzio.

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