Autore: Anna Rita Rossi
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Epsil
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 151
Prezzo: 12 €
La memoria come ancora di salvezza e di rilettura della propria esperienza. Questo il tema de Il Mondo a testa in giù, esordio letterario della scrittrice di Diamante, Anna Rita Rossi.
La giovane autrice, appena ventiquattrenne, pone al centro dell’opera due donne di epoche diverse che nel raccontarsi ribaltano il Mondo e le sue convenzioni. Un atto di rivolta verso la vita quotidiana in favore di una realtà autentica, intrisa di valori profondi.
Ma non sono solo questi gli unici elementi che l’autrice ha voluto mettere in risalto. Protagoniste della storia due donne che appartengono ad epoche diverse ma ancora legate alla quotidianità dalle loro diverse esperienze.
Maria, nata nel 1932, ha un approccio saggio e lineare nel descrivere i fatti che hanno costellato la propria esistenza; Paola, nata nel 1988, prova a schematizzare la realtà ma si trova intrappolata e cerca una personale chiave di lettura. Una cosa accomuna entrambe le protagoniste, il bisogno di capovolgere il mondo, di leggerlo partendo dall’autenticità che la quotidianità ha nascosto nelle consuetudini, nel vivere passivamente le proprie esperienze.
Anche se di generazioni diverse, Paola e Maria hanno bisogno di ancorarsi ai propri ricordi per sopravvivere a questo Mondo “che va così”. Nonostante tutto non si arrendono all’idea che “Questo sia il Mondo migliore in si può vivere” ma lo capovolgono per diventarne protagoniste e per assumere un “ruolo” autentico, diverso da quello che la società ha cercato di assegnargli.
Ma Il Mondo a testa in giù non è solo questo. La Rossi gioca con la lingua. Oppone il calore del dialetto alla freddezza dell’italiano. Una sperimentazione che ricorda Carlo Emilio Gadda, critico verso la lingua ufficiale del Bel paese ma affascinato dalla “dolce volgarità” degli idiomi popolari.
Una prosa asciutta, in cui le parole sono misurate e nette, completa questo libro che sembra scritto da un’autrice già matura e consapevole dell’ammaliante potere della parola. Per la Rossi, infatti, la letteratura è penetrazione nella materia arida della vita. Ricerca di quella sorgente da cui sgorgano emozioni autentiche che ridanno luce all’uomo.
Forse è proprio all’uomo che Anna Rita Rossi dedica questo romanzo.