Traduttore: Elisa Banfi
Pagine: 382
Prezzo: 19,00
Con questo romanzo avvincente, non scontato, che tiene avvinti dalla prima all’ultima pagina, Mirinae Lee ci apre una finestra di conoscenza sulla storia della Corea. Oggettivamente in pochi conoscono bene il periodo delle guerre in Corea, la divisione tra Nord e Sud, la dominazione Giapponese, Cinese e Americana, le atrocità che la popolazione ha subito, sopratutto donne e bambini, sia da chi era al potere che da chi era venuto a “proteggerli”.
La signora Mook (ma sarà poi il suo vero nome?) è ospite di una casa di riposo, dove un’infermiera sta tenendo laboratori di “scrittura di necrologi”, per aiutare le persone ad affrontare la propria morte, più o meno vicina.
So che raccontata così, sembra una tragedia scontata e annunciata, e invece non è così!
In un susseguirsi di pagine e di “vite”, non in ordine cronologico, scopriamo pagina dopo pagina, la storia della camaleontica Signora Mook, che fin da bambina ha dovuto imparare ad adattarsi, a cambiare, mutare, resistere, uccidere e amare per vivere e sopravvivere.
E attraverso le sue storie, scopriamo, impariamo, conosciamo qualcosa di più di un paese diviso così lontano dal nostro, eppure sempre più vicino.