
Data di pubbl.: 2023
Pagine: 126
Prezzo: € 12,00
Ha ragione Giulia Alberico quando scrive in chiusura del suo libro che è sbalorditiva e miracolosa la forza che hanno le parole.
I libri sono timidi è il diario di lettura e di vita di una donna, una insegnante e una scrittrice.
Un prezioso diario di formazione in cui Giulia Alberico racconta come la sua vita sia stata costruita dai libri che ha incontrato e letto.
L’autrice di questo piccolo libro racconta la vita dei libri, che è eterna rispetto alla nostra e tutta la bellezza che è possibile trovare nelle loro infinite e interminabili pagine.
Il diario di una lettrice ricco di memorie, aneddoti, paesaggi che incontrano personaggi, romanzi, storie e narrazioni.
Ne I libri sono timidi non solo il diario di una lettrice ma anche l’autobiografia di una donna che di mestiere usa le parole.
Con i libri fu primo amore, già dall’infanzia a San Vito dove non c’erano librerie a parte la libreria San Paolo che sembrava la sacrestia della chiesa madre.
In vetrina bibbie, vangeli, pubblicazioni sacre. La libreria era gestita dalla signora Custode Scoccimarra, un nome che era un programma.
Ma fu nella casa di don Giuseppe e don Saturnino, che all’età di sette anni ebbe l’incontro fatale con l’affascinante mondo dei libri.
«Raccolti lungo il corridoio entro nicchie, scaffali, grossi armadi di legno con le ante di vetro molato. Collane intere di edizioni Carabba, Bietti, Sonzogno. Arrivavo a stento, con la mano tesa, al secondo ripiano dei romanzi. Quelli proibiti erano molto in alto».
Quella biblioteca fu per Giulia la fonte di letture alla quale attinse per molto tempo, scoprendo edizioni come La Medusa e i piccoli grigi BUR con i loro scrittori fondamentali.
Fu qui che scoprì La luna e sei soldi di Somerset Maugham. In quella biblioteca avvenne l’iniziazione libresca di Giulia e da quel momento la sua formazione letteraria andò di pari passo a quella esistenziale.
I libri sono timidi è prima di tutto l’autobiografia di una donna – lettrice e del suo grande amore per le parole e i libri, compagni inseparabili.
«Continuo a leggere dappertutto: a letto, in treno, in autobus, sulle corriere, in macchina, nelle sale d’aspetto di medici e avvocati, laboratorio d’analisi, stazioni, sulle panchine.
Sdraiata sul letto, di ritorno dalla libreria, i libri nuovi vicino a me. Li annuso, li tocco, rileggo la quarta di copertina, ne prendo uno, poi un altro, un altro ancora, sono in quella beatitudine che segue l’acquisto e precede l’immersione in una storia. Sono lì, i miei libri, un bottino che mi riempie di semplice gioia».
Per Giulia Alberico la lettura è un filo di Arianna che si dipana e, mentre tieni un capo, puoi entrare nei labirinti senza perderti, puoi incontrare minotauri e stanze su stanze, puoi negoziare con le ombre, per usare un’espressione che Margaret Atwood riferisce alla scrittura.
Vale la pena perdersi nel mondo – labirinto dei libri di Giulia Alberico, scopriremo di avere in comune con lei molte letture ma soprattutto la medesima passione per la lettura, vorace e mai sazia.