Cinque librai sono spariti nel nulla – l’ultimo solo una settimana fa – ad Hong Kong. Lee Bo, 65 anni, e altri suoi 4 colleghi lavoravano presso la libreria Causeaway Bay Books. Proprio Lee, poco prima della scomparsa, stava lavorando ad un libro sull’ex fidanzata dal presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping.
I sospetti per questo anomalo rapimento cadono proprio sul governo cinese: si teme infatti che le autorità del governo di Pechino vogliano andare ad attaccare l’autonomia e l’apertura verso l’Occidente che da sempre caratterizzano Hong Kong. La repressione delle dissidenze nella Repubblica popolare cinese non è una novità; al contrario per l’autonoma città costiera questi rapimenti non appaiono come semplici sparizioni ma come vere e proprie detenzioni per mettere a tacere chi è contrario al governo. Tanto che alcuni attivisti sono scesi negli scorsi giorni in piazza per manifestare contro la minaccia alla libertà di pensiero che Pechino starebbe attuando.
Per quanto riguarda i librai le ultime notizie sulla loro sorte sono giunte dalla moglie di Lee Bo, Sophie Choi, la quale avrebbe ricevuto una breve telefonata dal marito con un numero di Shenzen. La stessa località in cui sarebbero stati avvistati anche gli altri 4 colleghi.