
Autore: Sophia Amoruso
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Sonzogno
Genere: saggio
Traduttore: Marinella Magrì
Pagine: 233
Prezzo: 17,5
“#Girlboss is a platform inspiring women to lead deliberate lives. With intention, destiny becomes reality” – http://www.girlboss.com/
Nasty Gal, (http://www.nastygal.com), è la società di moda vintage creata e fondata da Sophia Amoruso, classe 1984, nel 2006. Nel libro #GirlBoss, Sophia racconta passo dopo passo come sia potuta diventare amminstratore delegato di un’azienda da 100 milioni di dollari l’anno e con 350 dipendenti, partendo dallo status di studentessa poco affidabile e passando dall’essere una ladruncola di periferia. Il libro non è una ricetta per diventare ricchi o un manuale su come aprire un’impresa; è più un diario di bordo, in cui consigli, persone, errori, decisioni rischiose o azioni ben pensate si sono susseguiti per dar vita al sogno di Sophia.
Alla base di tutto, come per le grandi aziende come Google, Facebook, Ebay, Microsoft, Apple, c’è il genio o l’idea geniale, molto spesso la più semplice del mondo, di chi ha creduto veramente nel suo sogno. Sophia ci racconta che il punto di partenza è stato un prodotto da vendere, una connessione internet ed un account ebay. Con pochi click nel lontano (ma neanche tanto) 2006, ha messo a segno la sua prima asta e da lì è stata una vera e propria ascesa verso il successo.
È interessante cogliere diversi aspetti su cui Sophia ha voluto mettere l’accento in quasi tutti i capitoli, come per esempio l’essere donna: l’attrazione verso una donna da parte dei clienti virtuali, il trovare il lato femminile di gusto (stiamo pur sempre parlando di moda) e allo stesso tempo fonte di garanzia e affidabilità, il fatto di poter riconoscere ad una donna qualche errore in modo meno gravoso rispetto ad un uomo manager (fatto e finito), il saper accettare i consigli femminili sia da altre donne, sia da uomini che devono fare regali ad altre donne. Sophia aggiunge inoltre che il duro lavoro, l’impegno, la costanza e l’affidabilità sono valori fondamentali per chi lavora sul web poichè diventano i driver su cui il passaparola (positivo o negativo) prende forza.
“Quando tratti i tuoi beni come simboli, del tuo duro lavoro, questi acquistano un significato che trascende l’oggetto stesso” (p. 101)