Autore: Milena Esposito
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: L'Argolibro editore
Genere: saggio
Pagine: 172
Prezzo: 18 €
Strana la vita di questa poetessa, cresciuta ad Amherst, nel Massachusetts, luogo dal quale si allontanò pochissimo. Visse scrivendo, anzi, vivendo la poesia con tutta se stessa. La sua esistenza è stata una professione di fede. Emily si segregò nella sua stanza, piccola cella in cui componeva versi. Faceva tutto questo senza sosta, giorno e notte, dopo aver letto, studiato e meditato. Non si è lasciata contaminare dal mondo esterno, anzi, se n’è distaccata. Vestiva di bianco e come una vestale si è data all’arte della parola.
Milena Esposito ci racconta di questa vita straordinaria. La ricostruisce anno dopo anno, mostrando una passione fuori dal comune, come se anche lei fosse stata catturata da questa poetessa-sacerdotessa che non pubblicò nulla in vita, ma lasciò tutto su lettere che inviava ai suoi amici. Solo dopo la sua morte vennero divulgati i suoi versi, un tesoro di quasi mille e ottocento poesie. Una produzione mastodontica, che rischiò di finire nel dimenticatoio.
La solitudine e la contemplazione accompagnarono la Dickinson durante la sua esistenza e da questi elementi ha generato un’opera d’arte, ossia, se stessa. Milena Esposito non studia solo la vita di Emily ma si concentra anche sulla scrittura della poetessa statunitense. Versi e prose venivano delineati in maniera minimale, con uno stile innovativo che ancora oggi non sente il peso delle influenze esterne; anzi, la scrittrice campana sottolinea proprio che la Dickinson scriveva come se fosse una nostra contemporanea. Delle sue poesie colpisce la lucidità con cui costruisce un dialogo tra la realtà e il sogno, tra l’ultraterreno e la dimensione umana, tra il particolare e l’universale.
La Esposito parte dal Tema Natale della scrittrice per strutturarne il profilo psicologico, facendo coincidere l’immagine immortale e spirituale con quella razionalmente delineata. È attraverso questo processo che riusciamo a rievocare una Dickinson che viveva con i piedi su questa Terra ma con lo sguardo nel sovrasensibile. Ma c’è un altro aspetto che dobbiamo tenere in considerazione, la passione per la poesia fu vissuta dalla Dickinson come una lotta tra bene e male, carnalità e spiritualità, anima e corpo, parola e pensiero. Concetti colti anche da Nicola Vacca nella prefazione del libro.
Buona lettura.