Il Premio Internazionale Primo Levi 2012 e’ stato assegnato alla filosofa unghere Agnes Heller e le verra’ consegnato domenica prossima a Genova, alle ore 17 a palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio.
Nata a Budapest nel 1929 da una famiglia ebraica Heller perse il padre, deportato e ucciso ad Auschwitz. Nell’immediato dopoguerra, diventa allieva e poi assistente del filosofo marxista Gyorgy Lukacs. Si iscrisse al Partito Comunista ungherese nel 1949 ma nel 1956 prese parte alla rivoluzione ungherese. Dopo la ‘normalizzazione’ sovietica, per le posizioni assunte, e’ espulsa dall’Universita’ e i suoi scritti subiscono il divieto di pubblicazione. Riammessa nel 1963, crea con altri giovani filosofi, allievi di Lukacs, la ‘Scuola di Budapest’ con cui si afferma la necessita’ di tornare alla radici del marxismo. Alla fine del 1973 viene nuovamente espulsa dall’Accademia e il Partito Comunista ungherese bandisce la Scuola di Budapest impedendo ai suoi membri qualsiasi possibilita’ di ricerca ed insegnamento.
Nel 1977 Heller riesce infine a lasciare l’Ungheria insieme al marito Fe’re’nc Fe’her per l’Australia, dove insegna Sociologia alla Trobe University e poi per New York, dove assume alla New School la cattedra che fu di Hannah Arendt e che mantiene tuttora. Nel 1989, dopo la caduta del regime comunista, ritorna in Ungheria dove riprende l’insegnamento. Ma nel 2010, quando salgono al potere il partito Fidetz e quello razzista Jobbic, di fronte al riemergere di tentazioni xenofobe e nazionaliste, Agnes Heller attacca il governo autore di una nuova Costituzione che, secondo lei, distrugge lo stato democratico.