A tu per tu con… Lorenza Bernardi

Lorenza Bernardi ci parla del suo ultimo romanzo Come il vento tra i capelli, edito da Piemme. Una storia di formazione sia maschile che femminile, un amore fresco, romantico e passionale che unisce due giovani protagonisti e ci riporta nella Francia dell’occupazione nazista.

Ci parli della scelta di ambientare la vicenda nella Francia degli anni Quaranta.

La fine degli anni Trenta è un periodo molto particolare per quel Paese, diviso in due: il nord invaso dai nazisti e il sud (tra cui la Provenza) non ancora intaccata dalla guerra. Da un punto di vista narrativo, questa dicotomia era molto stimolante.

 Che tipo di ricerche ha svolto per scovare il piccolo paesino di Clocher-Sur-Mer?

In realtà questo paesino non esiste, se non nella mia testa. È completamente inventato, ma si ispira a tutti quei villages perchés di cui la zona pullula, vale a dire villaggi collinari e arroccati, circondati da mura. Avevo bisogno di creare un posto speciale, un posto che poi sarebbe stato raso al suolo durante la guerra, trascinando con sé ogni traccia delle persone che avevano abitato lì.

Un personaggio che lascia il segno è quello della contessa Yvonne: da dove ha tratto ispirazione per una donna così formidabile?

Yvonne è il mio personaggio preferito: è la sintesi della donna indipendente, libera, che vede tutto come possibile e trasmette questo valore fondamentale a sua nipote Alix. È da un po’ che avevo in testa questo personaggio, una sorta di protofemminista fuori dalle righe, che vive la vita con leggerezza, che però non vuol dire superficialità.

I protagonisti sono invece i due giovanissimi Alix e Mathieu, che ci inteneriscono con la freschezza e, nel contempo, la forza del loro amore. Ha attinto ai suoi ricordi di adolescente per riuscire a rendere così veri i loro desideri, paure, insicurezze?

A dire il vero no: i personaggi di questo romanzo (a differenza del primo, ‘Vorrei che fossi tu’, un po’ più autobiografico) hanno vita propria. Sono loro che mi hanno travolto nel vortice della loro storia, un rapporto che da ‘amicizia preferita’ diventa amore. Io non ho fatto altro che ascoltarli e lasciarmi guidare.

Quali sono, a suo avviso, i punti di forza del suo romanzo?

Il fatto di essere formato da più ingredienti. È indubbiamente una storia romantica, ma non solo, perché l’amicizia, quella spensierata, fatta di corse, monellate, sole, gite al fiume, fa da padrona nella prima metà del libro. È un romanzo di formazione, sia maschile che femminile: Alix e Mathieu crescono ed evolvono come persone, ognuno a proprio modo. Ed è un libro sulle passioni, sui talenti.

Quali sono i suoi scrittori preferiti? Qualcuno che può citare come modello o fonte di ispirazione?

Tra i classici adoro Jane Austen, per quella sua particolarità di descrivere la società inglese e di creare sempre personaggi a tutto tondo, anche quelli secondari. Tra i contemporanei ho una predilezione per le voci originali come Peter Cameron, Jonathan Coe, Anne Fine

Ci consiglia un libro? Un libro che l’abbia emozionata.

Per rifarmi alla risposta precedente, vorrei consigliare un libro per ognuno degli scrittori citati: Orgoglio e Pregiudizio, Quella sera dorata, La casa del sonno, Villa Ventosa.

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Come ho già scritto nella vostra rubrica ‘Dicono di noi’, bisogna solo ringraziare siti come il vostro, che scandagliano i mari delle pagine scritte in tutte le loro profondità. La pubblicità migliore per la lettura. Grazie. Di cuore.

Chiara Barra

Se dovessi partire per un’isola deserta, e potessi portare con me soltanto un libro...sarebbe un’ardua impresa! Come immaginare la vita senza il mistero di Agatha Christie, la complessità di Milan Kundera, la passione di Irène Nemirovsky, l’amarezza di Gianrico Carofiglio, il calore di Gabriel Garcia Marquez, la leggerezza di Sophie Kinsella (eh sì, leggo proprio di tutto, io!). Ho iniziato con “Mi racconti una storia?” e così ho conosciuto le fiabe, sono cresciuta con i romanzi per ragazzi che mi tenevano compagnia, mi sono perdutamente innamorata dei classici...che ho tradito per i contemporanei (ma il primo amore non si scorda mai)!

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