Quel ramo del lago di Como – Maria Teresa Giaveri

Titolo: Quel ramo del lago di Como
Pagine: 128
Prezzo: € 15,00

Parigi. Luglio 1844. Alexandre Dumas padre siede nell’ufficio dell’editore Baudry alle prese con i conteggi per l’edizione in volume dei Tre Moschettieri, il feuilletton che ha rapito le menti e i cuori dell’intera Francia. Utilizza, all’uopo, il retro intonso di certe bozze. Gli capita per caso di voltarle e leggere il seguente incipit: Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…

Intrigato da questo inizio e da quanto segue, chiede all’editore di cosa si tratta e scopre che sta leggendo le vecchie bozze del romanzo di un italiano, tale Alessandro Manzoni, dal titolo I promessi sposi. Ma ciò che lo diverte e lo colpisce è che il romanzo del Manzoni inizia il 7 novembre 1628 esattamente quando terminano I tre moschettieri con la fine dell’assedio de La Rochelle e della rivalità fra D’Artagnan e il cardinale Richelieu. Dumas trova quel poco che ha letto in stile Walter Scott, scritto con una tecnica molto diversa dalla propria, ma ugualmente interessante e chiede a Baudry di ricevere l’opera completa. Uscito dalla casa editrice si occupa dei programmi per la settimana: una festa dove ‘si parla italiano’ nel suo appartamento, che ancora condivide con la moglie separata Ida, una serata con la giovane attrice polacca Celeste e naturalmente le molte ore dedicate alla scrittura – Dumas era famoso per la sua capacità di scrivere più romanzi contemporaneamente. Viene la notte, Dumas si corica con il libro del Manzoni e dopo un po’ si addormenta.

Da questo momento prende il via il formidabile incontro fra alcuni personaggi de I promessi sposi e i tre, anzi quattro, moschettieri due dei quali irrompono sulla scena dell’incontro fra don Abbondio e i bravi di don Rodrigo lungo la famosa stradina di campagna. Diretti alla rocca di Vercurago, dove sorge il castello dell’Innominato, chiedono lumi su quale percorso seguire. Portano con sé oro e documenti segreti per l’Innominato, Francesco Visconti, che appoggerà il re di Francia Luigi XIII in caso di una sua discesa in Italia. Francia al momento in guerra con la Spagna sotto le mura di Casale Monferrato, che fa parte del ducato di Mantova dove si è insediato l’erede del defunto Vincenzo Gonzaga, il duca di Nevers. Non lo vuole l’asburgico re di Spagna e neppure l’asburgico imperatore tedesco Ferdinando II e infatti la seconda parte dell’oro trasportato dai moschettieri viaggerà alla volta di Mantova che spera di essere aiutata anche militarmente dalla Francia e da Venezia. Ai due moschettieri D’Artagnan e Athos presto si uniscono anche Porthos e Aramis. Tutti hanno viaggiato sotto mentite spoglie, tutti vengono accolti al castello dell’Innominato che li intrattiene con interessanti discorsi sull’attuale situazione politica e sullo strapotere spagnolo nel ducato di Milano. Consegnati oro e documenti i quattro sono pronti a partire per Mantova, ma il tempo si guasta e devono attendere. Come diversivo è il Nibbio a proporre, tanto per gradire, un rapimento. Dovranno sottrarre a un convento di Monza una fanciulla lì rinchiusa contro la sua volontà perché si possa ricongiungere al suo innamorato, tale Lucia Mondella…

Il resto – gli scambi di persona, i colpi di scena, gli inseguimenti, le lotte, gli agguati, i complotti e l’apparizione di altri noti personaggi del romanzo manzoniano, non sono certo pochi – lo lasciamo scoprire ai lettori che non mancheranno di divertirsi e farsi coinvolgere dalla bravura e dalla fantasia della Giaveri nel mettere in scena un cocktail perfetto e dal sapore squisito che si muove fra Bergamo, Mantova e Venezia. E qui due brevi apparizioni: la pittrice Artemisia Gentileschi e il Codice Da Vinci, piccola parentesi gialla in un romanzo raffinato, colto, arguto e imperdibile. 
Vincitrice del Premio Scritture di lago 2025, sezione editi, Como, Villa Erba

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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