
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 244
Prezzo: 15.00
Cari lettori, preparatevi a un viaggio che vi porterà dritti nel cuore pulsante e sofferente dell’Italia tra il 1943 e il 1945. “Tre donne sul Garda” di Giuseppina Mellace non è il solito romanzo storico, ma un’affresco umano di rara potenza che attraverso le vite di tre donne indimenticabili ci mostra le mille sfaccettature di un Paese in agonia. Immaginate il lago di Garda, con le sue acque placide e i suoi paesaggi da cartolina, trasformarsi nel palcoscenico dell’ultimo, tragico atto del fascismo. È qui che le vite di Clara, Mariuccia e Adelina si intrecciano in un destino comune.
Clara Petacci non è più la frivola amante degli anni romani, ma una donna consumata da un amore ossessivo per Mussolini, reclusa nella sua Villa Fiordaliso come un uccello in gabbia dorata. La vediamo attendere per ore il segnale dalla Torre San Marco – quel drappo rosso che annuncia l’arrivo del suo “Ben” – e vivere di ricordi degli anni felici, come quelle gite a Castelporziano dove “raccoglievano conchigliette e tiravano i sassi a rimbalzello”. Ma c’è un episodio che mi ha particolarmente colpito: quando, in un accesso di gelosia, rovescia la tazza di camomilla urlando “Forse era giunta quella Elena Curti, così giovane e bella”. È in questi momenti che la Mellace ci mostra tutta la fragilità umana dietro la figura storica.
Poi c’è Mariuccia, la cameriera che nasconde un segreto pericolosissimo. Mentre stira i vestiti della “Signora” e le porta la tisana, ascolta ogni conversazione, memorizza ogni dettaglio per la Resistenza. Ricordo una scena di una tensione palpabile quando, bloccata da una SS durante il coprifuoco, riesce a salvarsi solo gridando “Io sono la cameriera della Signora Petacci!”. E come dimenticare i suoi incontri clandestini con Enrico, il partigiano di cui è innamorata, o le riunioni segrete dei Gruppi di Difesa delle Donne dove scopre un mondo nuovo di donne coraggiose che lottano per un’Italia diversa?
Completa questo trittico Adelina, l’amica d’infanzia di Mariuccia, che nel fascismo morente cerca disperatamente un riscatto dalla povertà. Il suo dramma interiore mi ha commosso profondamente: “Vorrei solo che il Duce si accorgesse della nostra miseria”, confessa all’amica, mostrando come per molti italiani il regime fosse l’ultima ancora di salvezza in un mare in tempesta.
La Mellace ci regala episodi che restano scolpiti nell’anima. Come la ricostruzione dell’eccidio del 28 giugno 1944, quando la Brigata Cesare Battisti viene tradita dalla spia Fiore Lutterotti e il giovane studente Eugenio Impera viene assassinato davanti ai suoi familiari. O il dramma del figlio mai nato di Clara, quando Mussolini, mangiapreti incallito, si unisce alla suocera in preghiera: “Signore non fatemela morire”. E che dire della scena del primo incontro a Ostia nel 1932, quando Clara urla “È lui…è lui!” sventolando il cappello di paglia, in un momento di puro, tragico destino?
Ciò che rende questo libro straordinario è la capacità dell’autrice di mostrare la Storia attraverso i piccoli gesti quotidiani: Mariuccia che deve ricordarsi di ritirare la razione di salumi con il buono n.200, Clara che cerca colori per dipingere per non impazzire, Adelina che si vergogna delle toppe sul vestito. Sono questi dettagli che danno carne e sangue ai personaggi, che li rendono vivi e veri.
Alla fine di questo intenso viaggio, vi accorgerete che Clara, Mariuccia e Adelina non sono più semplici personaggi di un libro, ma compagne di viaggio di cui sentirete la mancanza. Porterete con voi i loro dolori, le loro scelte impossibili, i loro amori proibiti. Perché “Tre donne sul Garda” non racconta solo ciò che è stato, ma parla profondamente di ciò che siamo: un paese ancora alle prese con le sue divisioni, le sue memorie scomode, le sue verità nascoste. È un’opera che vi cambierà, che vi farà guardare alla nostra storia con occhi nuovi, che vi emozionerà come poche letture sanno fare. Un romanzo necessario, che unisce il rigore dello storico al talento del grande narratore, da leggere tutto d’un fiato e da conservare nel cuore. una bella scoperta targata PAV edizioni