
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 376
Prezzo: € 18,00
Con Delitto in bianco torna, per la gioia dei suoi affezionati lettori, la testarda, sarcastica, immarcescibile e ora quasi sessantenne Edna Silvera, storica dell’arte, restauratrice, professoressa in anno sabbatico che le piacerebbe godersi nella sua casa fra le colline liguri in compagnia del gatto Cagliostro e delle sue galline appassionate di musica anni ‘70 e ‘80, passione condivisa dalla padrona. Ma tutto sembra congiurare contro il desiderio di avere tempo libero per dedicarsi alla sua ventennale ricerca su Hieronymus Bosch: il singolare arrivo di un libro su detto autore proveniente dalla Svizzera, ma acquistato a Napoli; la partenza di sua madre Zara per il lago Maggiore ospite come di consueto di un’amica musicista; e per finire, la telefonata di Antonia Longo, vecchia amica e collega napoletana, che la invita a tenere un seminario, proprio a Napoli, per la Scuola di specializzazione in Beni Architettonici. Un po’ titubante, Edna accetta – Antonia le manca ed è felice di poter trascorrere qualche giorno con lei. Con lei partirà anche Ottavio, il musicologo vicino di appartamento della madre, sostenendo di avere un impegno in città. Neanche il tempo di mettere piede a Napoli che Edna assiste a un furibondo litigio fra Antonia e Melardo Fusco a Palazzo Cafiero, nel centro storico, dove entrambi e con ruoli diversi si stanno occupando della ristrutturazione. E proprio quella notte Melardo viene ucciso e trovato alle prime luci dell’alba da un attacchino delle pompe funebri. Tutto fa pensare che qualcuno lo abbia gettato giù dal ponteggio più alto, ma è davvero così? E chi può essere stato a volere morto un uomo integerrimo, un finanziatore dell’arte, un benefattore legato alla Curia, un Cavaliere del Santo Sepolcro, il genero della baronessa Mariapia Gaetani di Gesualdo, vedova Correale? A indagare per il commissariato del quartiere Montecalvario, l’ispettore Gianfranco Renó, piemontese trasferito a Napoli, sposato con una siciliana e padre di tre figlie femmine. La principale indagata risulta essere Antonia, purtroppo, che finisce ai domiciliari. A quel punto, compito di Edna è cercare di scagionare l’amica ad ogni costo. Intanto a Napoli arrivano due uomini speciali per Edna: il magistrato ormai in pensione Gualtiero Lanza, grande amico di Giuseppe Silvera, papà di Edna, e il musicista cieco Adolfo, del quale Edna è innamorata. Sarà Gualtiero, per anni magistrato a Napoli, a mettere Edna in contatto con la baronessa Mariapia e a guidare i suoi passi non solo per quanto riguarda l’omicidio di Fusco, ma anche per un’altra questione sospesa da vent’anni che lasceremo scoprire ai lettori. Di tutto, alla fine, si verrà a capo perché, come afferma Edna, il difetto di molti sta “nel vedere solo quello che si cerca, perdendo di vista tutto il resto.” (p. 131)
Delitto in bianco è un giallo, su questo non si discute, brillantemente architettato e con un finale a sorpresa e sorprendente, tanto da rapire il lettore dall’inizio alla fine. Eppure, come ogni libro della Corciolani, sotto l’apparente leggerezza di trama, personaggi e dialoghi, tutti in punta di fioretto, è anche molto di più. Una sapiente ‘master class’ sull’arte e in special modo sul profondo significato dei colori; un viaggio in una Napoli vera e reale a riprova della grande sensibilità dell’autrice nel guardare, con occhi abituati al dettaglio, una città difficile da capire e interpretare anche per i suoi abitanti, una città complessa e sfuggente sebbene magnifica e ricchissima di storia, spirito e cultura. Un giallo da assaporare perdendosi fra le chiese, i monumenti, i decumani del centro storico, i panorami mozzafiato e le opere d’arte che, grazie alla meravigliosa penna di Valeria Corciolani, in molti sogneranno di visitare.